Segretario comunale indagato: stop immediato, tutto da rifare

Segretario comunale indagato: stop immediato, tutto da rifare
di Ugo Baldi
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Martedì 4 Maggio 2021, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 19:25

Cercasi (di nuovo) un segretario comunale per Civita Castellana. Il prossimo candidato sarebbe il quarto in appena 8 mesi di nuova gestione amministrativa, con il centrodestra che non riesce a trovare il titolare di una sedia che scotta. Chissà perché.
L’ultimo professionista nominato dal sindaco Luca Giampieri, rinviato a giudizio per maltrattamenti nei confronti della moglie, il 10 maggio non prenderà servizio nel palazzo comunale. Luigi Rocco Bronte, di Gela, ha rinunciato all’incarico “per motivi personali”. Una decisione lampo che ha tolto dall’imbarazzo il primo cittadino e l’intera giunta, entrata in fibrillazione dopo l’uscita della notizia dell’incarico a Bronte sui giornali. Non a caso, all’inizio del confronto di ieri mattina con i sindacati e le Rsu di Cgil e Uil funzione pubblica, il sindaco ha messo subito le mani avanti. 
«Quei fatti – ha detto Giampieri – sono all’interno della sua sfera personale e privata, questo non toglie nulla al valore professionale della persona». Nel frattempo è scattata la caccia al nuovo segretario comunale (forse, in maniera provvisoria, l’incarico potrebbe andare a quello di Orte) che dovrà gestire la convenzione per la raccolta differenziata e temi molto delicati, come quello dei rifiuti e dell’ambiente. Giampieri e co. hanno evitato, solo in parte, di finire travolti dal vortice delle contestazioni, delle critiche e delle proteste sulla nomina maldestra.
Le associazioni e i partiti di opposizione non sono stati teneri. Il coordinamento Donne 8 marzo non è andato per il sottile. «Prendiamo nota degli sviluppi della vicenda con le dimissioni – hanno detto - ma dato che siamo fermamente convinte che, per essere efficace, la battaglia contro la violenza sulle donne dovrebbe pervadere ogni aspetto della vita sociale e istituzionale, vorremmo conoscere i criteri che hanno portato il sindaco a quella scelta. Con l’incaricato è invischiato in odiose questioni giudiziarie. In futuro ci dovrebbe essere maggiore attenzione quando queste scelte vengono compiute».
Nicoletta Tomei, consigliera comunale e rappresentante delle donne Pd, non ha fatto sconti. «Siamo tutti innocenti fino a prova contraria – ha sottolineato - ma trovo ugualmente grave che l’uomo scelto dal sindaco sia associato a un sospetto tanto indegno. Scegliere come uomo di fiducia qualcuno che andrà a processo, con l’accusa di aver picchiato la moglie di fronte alle figlie, significa non dare il giusto peso a questo tipo di violenze. Mi sarei aspettata che il sindaco scegliesse un altro candidato... della serie né premi, né condanne».
L’opposizione di centrosinistra prepara la battaglia in consiglio comunale.

Yuri Cavalieri, Rifondazione comunista: «La nomina ci lascia basiti. Chiederemo al sindaco quali criteri siano stati usati per quella scelta». Mdentre Simone Brunelli per il Pd. si augura «che le dimissioni spontanee siano dovute anche all’intervento delle donne dell’amministrazione comunale, contro una scelta vergognosa del sindaco. Lo chiederemo ad una ad una in consiglio comunale di cosa ne pensano».

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