Scuola, gli studenti a Cotral: «Piano per l'ingresso unico era concordato». Lasciati a piedi i ragazzi di Montalto

Cotral
di Federica Lupino
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Martedì 2 Novembre 2021, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 16:24

“La situazione sta diventando davvero pesante. Faccio un esempio: l’unica deroga concessa in tutto il Viterbese riguarda il Cardarelli di Tarquinia. Peccato che si siano dimenticati che sulla stessa tratta viaggiano i miei studenti dell’Alberghiero di Montalto di Castro: cancellato il secondo turno a Tarquinia, annullate le corse. E loro sono stati lasciati a piedi”.

Andreina Ottaviani, dirigente dell'Iis Alessandro Farnese e rappresentante dei dirigenti scolastici della Tuscia, interviene per l’ennesima volta sui disagi legati agli ingressi scaglionati. La conseguenza del taglio delle corse è che “non posso fare il secondo turno a Montalto perché il bus per portare i ragazzi non c’è. Le 7 classi dell’Alberghiero entrano quindi alla stessa ora”, racconta.

Eppure, Ottaviani si è rivolta alla Regione, all’Ufficio scolastico regionale, alla Prefettura, a Cotral per segnalare la “dimenticanza”. E aggiunge: “Ho scritto a tutti per segnalare quanto sta accadendo ma nessuno mi ha risposto. Il prefetto ha incontrato gli studenti, bene. Sicuramente ha coinvolto il provveditorato. Ma credo che forse sarebbe stato utile contattare anche i presidi. La mia non è una polemica, quanto una constatazione: non siamo mai stati convocati”.

Turno unico a scuola, doccia fredda da Cotral: "Nessun nuovo piano di trasporti, solo una simulazione"

Altri problemi riguardano la sede principale dell’Alberghiero a Caprarola. “Il sabato in molti paesi non passano i bus scolastici.

I ragazzi – denuncia – si arrangiano come possono per arrivare a scuola. Abbiamo anche valutato di accorciare le lezioni fino al venerdì, ma avendo i laboratori le 32-33 ore da calendario settimanale avrebbero comportato un’uscita troppo tardi nei cinque giorni”. Ma guai ci sono anche la mattina.

“A Caprarola - ricorda - i pullman non arrivano alle 8 ma alle 8,25-8,30 perché sono coincidenze da Viterbo. Quindi, i miei ragazzi entrano alle 8,25 e alle 10,20. E ammetto che, quando fa freddo, gli alunni del secondo ingresso, che arrivano comunque con i pullman delle 9,40, li faccio entrare e sorvegliare da un’insegnante. Posso lasciarli in giro al freddo?”, chiede. Tra di loro ci sono anche diversamente abili.

Intanto, i rappresentanti delle superiori che la scorsa settimana hanno incontrato in Prefettura i vertici della aziende di trasporto, insieme alla Regione, controbattono al presidente di Cotral, Amalia Colaceci. La responsabile dell’azienda era intervenuta per puntualizzare che “nessun piano per un ingresso unico è allo studio, solo una simulazione”, ma loro ribabadiscono la versione originaria: “È il momento in cui Cotral deve mettere in atto la competenza decantata durante il colloquio. Infatti, a seguito della disponibilità da parte di tutti gli organi interessati, si è concordato - replicano - un tavolo definitivo per martedì 9 novembre in sapremo se il piano di entrata unica alle 8 sarà stato approvato o meno”.

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