«No ai doppi turni»: nuova protesta nella scuola con lo sciopero degli studenti

«No ai doppi turni»: nuova protesta nella scuola con lo sciopero degli studenti
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Martedì 5 Aprile 2022, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 17:14

Doppi turni a scuola: gli studenti delle superiori hanno deciso di non restare passivi di fronte al mancato ritorno agli ingressi unici con la fine dell'emergenza Covid. Fino a parlare di sciopero delle lezioni. Stamattina potrebbero non entrare in classe quelli dell'istituto Orioli di Viterbo, dell'Agrario di Bagnoregio e del complesso Della Chiesa di Montefiascone. E questo come prima risposta contro il mancato ripristino dell'orario normale.
La protesta rischia di espandersi a macchia d'olio e di interessare, nei prossimi giorni, anche altri istituti scolastici superiori, tra cui gli altri del capoluogo e quelli di Civita Castellana, Nepi, Tarquinia, Ronciglione e Acquapendente.

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La scintilla che ha fatto arrivare a questa decisione i rappresentanti di istituto dei ragazzi è scaturita dal no netto arrivato dal tavolo istituzionale istituito alla Prefettura, un no che ha trovato forti critiche anche dai rappresentanti della consulta provinciale, dal comitato studentesco, dai dirigenti scolastici e anche dalle famiglie dei ragazzi.

Queste ultime costretti a subire orari impossibili da rispettare per andare a scuola ogni giorno.

La delusione che serpeggia nelle scuole superiori delle aule della Tuscia è enorme. Gli studenti sono contrari alla decisione del ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili di confermare - per tutti gli istituti - gli ingressi scaglionati tra le 8 e le 9,40, sino al termine dell'anno scolastico in corso che comportano notevoli disagi. Gli studenti sono decisi a non mollare: l'obiettivo è quello di tornare alla normalità, almeno negli ultimi due mesi. Sul caso negli ultimi giorni sono state tante le voci di dissenso contro i doppi turni.

«Mentre riaprono le discoteche dicevano gli stessi studeti ed è stato tolto anche l'obbligo delle mascherine all'aperto, resta questo stato di cose che sta a dimostrare l'indifferenza delle istituzioni, che non vogliono accettare il ritorno alla normalità». Per giovedì alle 11.30 è stata fissata una riunione in Prefettura, con la partecipazione dei rappresentanti della Consulta, Cotral, Provincia, Ufficio scolastico provinciale, Asl, Regione Lazio, Francigena per tornare ad affrontare di nuovo la questione.
 

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