Scuola, classi da 29 alunni, doppi turni e poco personale. Il sindacato: "Peggio dell'anno scorso"

Alunni
di Federica Lupino
3 Minuti di Lettura
Domenica 15 Agosto 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Classi pollaio che nemmeno prima del Covid. Lo spettro dei doppi turni che si sta concretizzando sopra il nuovo anno scolastico, dopo i disservizi registrati durante quello da poco concluso. Il nodo del numero di docenti e non docenti oltre a quello dei no-vax. Al momento, quando manca meno di un mese al suono della campanella, il rientro sui banchi è un puzzle scomposto.

“Il caos è maggiore rispetto allo scorso anno. Non solo la gestione della pandemia sembra non averci insegnato nulla, ma siamo riusciti a fare peggio”, ammette Brunella Marconi, segretaria dello Snals Confsal. Gli assembramenti nelle aule sono uno dei problemi che principalmente saltano agli occhi. Come nella scuola media di Fabrica di Roma dove si va verso la creazione di due classi prime da 29 alunni ciascuna, in ognuna delle quali ci sarà anche uno studente con bisogni speciali. Ma siccome la struttura non contiene spazi tanto grandi, l’ipotesi della dirigente è quella di buttare giù un tramezzo e ricavare un’aula enorme. Proposta che, oltre al sindacato, non piace nemmeno al sindaco Mario Scarnati. “Vengo a sapere dalla preside che il provveditorato di Viterbo – dichiara il primo cittadino - ha chiesto alla stessa di rivolgersi a me per modificare le aule della scuola media e farne 2 anziché 3. Le classi così diventerebbero di circa 29 alunni. Tutto questo accade in un momento pericoloso per l’esistenza del Covid e perché il provveditorato stesso (con tutta la disoccupazione che c’è oggi) non trova personale docente. Io, nell’interesse degli alunni e delle famiglie, mi rifiuto categoricamente di modificare le aule, facendole invece rimanere così: 3 di circa 20 alunni l’una”.

Malumori anche alla primaria di Canino dove 29 alunni hanno scelto il tempo pieno ma alcuni non potranno usufruirne: la formazione delle classi avviene senza tenere conto delle scelte delle famiglie ma quel numero di studenti in uno stesso spazio non potranno starci. “Una parte di loro – ragiona Marconi – verrà scontentata per essere assegnata all’aula dove si svolgerà l’orario normale”.

Anche a Montalto di Castro classi pollaio: alla prima in un’aula ci saranno 26 ragazzini.

Intanto, dall’ultima riunione tra Regione e Ufficio scolastico è emerso che si andrà verso la conferma dei 2 turni d’ingresso alle 8 e alle 10. Per le superiori, i mezzi di trasporto avranno la capienza massima dell’80%. Il personale? “Quello Covid – aggiunge Marconi – sarà garantito per ora sino al 30 dicembre, quindi non potrà essere utilizzato per sdoppiare le classi troppo numerose. “Le classi pollaio ci saranno: il Miur non ha avuto la volontà di aumentare l’organico per scongiurarle”, accusa la segretaria Snals.

Il green pass? “A Vignanello – continua Marconi – la dirigente ha chiesto in via informale che venga inviato dal personale senza che ci sia una circolare in merito e in barba alla normativa sulla privacy”. Per ora, nella Tuscia risulta vaccinato circa il 90% del personale scolastico, ma resta uno zoccolo duro. “C’è chi sostiene di avere patologie che gli impediscono di sottoporsi alla somministrazione e lamenta di non aver ottenuto il certificato di esenzione dal medico di base. Altri – prosegue – sono stati chiamati per firmare il contratto il 1 settembre ma per allora, non avendo preso appuntamento prima, non avranno ricevuto la prima dose”. Qui i problemi maggiori sono per i precari e i nuovi assunti. Alcuni si sottoporranno al tampone 48 ore prima per poi optare per l’aspettativa. Le ripercussioni sulla copertura delle cattedre sono ancora tutte da valutare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA