Scuola, allarme sostegno nella Tuscia: 700 cattedre vuote. Lo Snals: «Saranno giorni di caos»

Brunella Marconi, segretaria dello Snals di Viterbo
di Federica Lupino
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Sabato 27 Agosto 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 09:00

“L’esperienza degli anni passati non ha insegnato nulla”. Tranchant il giudizio di Brunella Marconi, segretaria dello Snals Confsal provinciale, sull’avvio del prossimo anno scolastico. Nel Lazio il conto alla rovescia è iniziato: si rientra sui banchi il 12 settembre. Ma di nodi da sciogliere ne restano parecchi, soprattutto per i supplenti ancora da nominare.

La situazione peggiore è, come spesso nel recente passato, proprio lì dove invece l’attenzione dovrebbe essere massima: il sostegno. È qui che di cattedre da coprire ne risultano di più: oltre 100 i posti vacanti nelle scuole dell’infanzia di tutta la provincia; addirittura più di 200 nelle primarie; circa 180 nelle secondarie di primo grado e quasi 200 in quelle di secondo grado. Posti in organico di diritto che dovrebbero essere coperti da immissioni in ruolo nei prossimi giorni.

Diversa la situazione rispetto alle altre discipline di insegnamento. Grazie ai concorsi espletati, gran parte delle cattedre sono state assegnate. Restano, ad esempio, 26 disponibilità sui posti di supplenza alle medie più circa 500 ore residue da coprire, mentre alle superiori si parla di 50 cattedre tuttora vuote e oltre 500 spezzoni.

Altri tasselli mancanti tra i dirigenti. Sono 11 le scuole vacanti nella Tuscia dove verrà attivato un incarico di reggenza: l’istituto comprensivo di Grotte di Castro; quello di Montefiascone: il Paolo III di Canino; l’Ellera di Viterbo; il Roberto Marchini di Caprarola: il Ridolfi di Tuscania: l’Ic di Bassano Romano, di Fabrica di Roma, di Vignanello; il Dante Alighieri di Civita Castellana; l’omnicomprensivo di Orte.

Mancano ancora anche 11 direttori dei servizi generali amministrativi oltre a 5 scuole che ricorreranno ai facente funzioni.

Come accennato, però, una grossa novità attenderà gli studenti del Viterbese al rientro sui banchi: in cattedra ci saranno moltissimi nuovi docenti, vincitori di concorso. Numeri che lo Snals quantifica in circa 700: “Ma non tutti i vincitori del Viterbese insegneranno nelle nostre scuole”, avverte Marconi. Perché per un complicato meccanismo di posti messi a bando, scelta delle province da parte dei candidati e di scorrimento delle graduatorie, parecchi hanno dovuto accettare l’incarico a Roma o persino a Latina.

Un quadro che la sindacalista tratteggia con amarezza: “Ci attendono giorni di grande caos. Il primo settembre a scuola entreranno centinaia tra docenti e personale amministrativo: ci vorrà tempo per sistemare gli organici e avere stabilità. Arrivare sempre all’ultimo senza un organigramma definito e tanti posti da coprire – sottolinea Marconi – significa non poter iniziare l’anno in tranquillità, con aggravio del lavoro per le segreterie, incertezze per i docenti e, di conseguenza, per gli studenti e le loro famiglie”.

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