Scorie nucleari, ribadito il no alla Sogin. Oggi il secondo round del confronto

Scorie nucleari, ribadito il no alla Sogin. Oggi il secondo round del confronto
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 06:25

Il primo round è andato, oggi si prosegue. Ieri mattina il seminario nazionale promosso da Sogin sul deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, dove è stato ribadito il no all’eventuale decisione di farlo nascere nella provincia di Viterbo.

A fare sintesi del coro è la Provincia, ed è stato proprio il presidente Pietro Nocchi a dare il la all’incontro. «Abbiamo voluto partecipare – dice - per ribadire la nostra posizione di contrarietà all’utilizzo dei 22 siti della Tuscia. Ci siamo presi l’impegno di portare avanti questa battaglia coordinandoci con tutti i Comuni, i comitati, le associazioni di categoria e gli enti locali e continueremo a farlo».

Le motivazioni portate a supporto del no sono le stesse sul tavolo: nessuno dei 22 siti ha le caratteristiche di idoneità e sono tutti in violazione della normativa di riferimento, il decreto legislativo 31 del 2010. «La vasta area identificata è caratterizzata da forte vocazione rurale ed agricola con un continuo incremento di coltivazioni arboree specializzate come noccioleti, oliveti e mandorleti con una ricaduta economica importante nel lungo termine.

Ogni singolo sito identificato è comunque interessato nelle vicinanze di aree naturali protette ed archeologiche di particolare rilievo: oltre che in contrasto alla normativa vigente, si andrebbe incontro ad un impatto negativo devastante sotto il profilo ambientale, turistico ed economico».

Palazzo Gentili ha proposto di individuare i siti già utilizzati come deposito di stoccaggio delle scorie radioattive, ampliandone la portata e mettendoli in sicurezza. «Invio un sentito ringraziamento personale a tutte le associazioni, i comitati, i sindaci della provincia e gli stakeholders che hanno portato la propria esperienza e le proprie osservazioni durante queste giornate di incontro sulla tematica. Una unione di intenti – conclude Nocchi - che va nella direzione della salvaguardia e la valorizzazione del nostro territorio». Stamattina il confronto continua: tra gli interventi in programma quelli di Stefania Pomante della Cgil, del sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi, del vice presidente di Unindustria Giovanni Turriziani.

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