Schiaffo futurista, condanna confermata per il leader di Casapound

Schiaffo futurista, condanna confermata per il leader di Casapound
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Mercoledì 25 Settembre 2019, 10:30
Schiaffo futurista a Filippo Rossi, confermata la condanna per Gianluca Iannone. Ieri mattina il giudice Gaetano Mautone ha emesso la sentenza d'appello ribadendo quanto affermato dal giudice di pace il 15 maggio 2018. Il leader di Casapound, secondo il Tribunale, è colpevole di lesioni e dovrà pagare 800 euro di multa e risarcire la vittima con una provvisionale di 1.500 euro, più spese legali. Iannone la notte del 14 luglio 2012 venne a Viterbo con l'intento di impartire una lezione all'ex amico Filippo Rossi reo di aver tradito gli ideali. A Viterbo è in atto il festival Caffeina, di cui Rossi è direttore artistico. Il centro brulica di persone. Iannone arriva con alcuni seguaci e chiama Rossi per un incontro. Si vedono nel quartier generale di Caffeina a San Pellegrino. Poche parole e molti fatti. «Quello che ricordo - disse Rossi durante un'udienza - è Iannone a dieci centimetri di distanza che mi grida che sono un traditore e il gruppetto, vestiti tutti in fotocopia, sparpagliato nella stanza. In 40 secondi si è scatenato l'inferno. Iannone dopo avermi minacciato e insultato mi ha sferrato un cazzotto. Io sono caduto a terra e ho ricevuto un calcio, non violento, allo stomaco. Poi se ne sono andati. Un'azione conclude - che ho percepito come violazione di uno spazio pacifico e una vera e propria aggressione».
Il resto è noto. Rossi si fa refertare al pronto soccorso. Mentre Iannone corre a rivendicare il gesto. Dirà in un comunicato: «E' stato solo uno schiaffone futurista». Rivendicazioni sottolineate anche ieri dal difensore Domenico Gorziglia: «Chiedo l'assoluzione perché non c'è stata alcuna volontà di fare del male ma solo di umiliare Rossi. Non ci sono state lesioni ma ingiuria reale. Anche il gesto di svuotare su Rossi un boccale di birra spiega la volontà di umiliare la parte civile. Tra l'altro - ha detto l'avvocato della difesa - Iannone è un uomo piazzato se avesse davvero voluto avrebbe potuto fare molto male al direttore artistico di Caffeina. Cosa che non è successa». Per il giudice Mautone però nessun dubbio, umiliazioni o meno, quello schiaffone ha causato lesioni e il leader di Casapound va condannato al pagamento di una multa e a risarcire la vittima.
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