Offrono un passaggio a due giovani turisti e giunti a destinazione li rapinano e li riempiono di calci e pugni. Pensavano di farla franca i 4 ragazzi che la notte del 26 marzo scorso si erano divertiti a massacrare e deridere due ragazzi tedeschi che gli avevano chiesto un passaggio. Pensavano di farla franca perché dopo la notte brava avevano continuato a mandarsi stupidi messaggini ricordando quanto fosse stato divertente.
Poco meno di un mese dopo però i carabinieri hanno bussato alla loro porta per notificare loro l’ordinanza del gip del Tribunale di Viterbo che ha disposto per due di loro, un cuoco 30enne romano e uno studente 18enne di origine ucraina tutti residenti nel capoluogo, l’arresto ai domiciliari. Arresto che è stato eseguito il 28 aprile. Tutti e quattro sono indagati per aggressione e rapina in concorso. La notte del 26 marzo scorso i due ragazzi tedeschi erano a Viterbo e erano in cerca di un passaggio per far ritorno a Vitorchiano, dove alloggiavano.
Probabilmente avevano trascorso il sabato sera per il centro e avevano fatto tardi. Durante la loro ricerca si sono imbattuti nei quattro ragazzi che dopo un brave scambio di battute gli hanno offerto un passaggio in cambio di 20 euro. Pigiati in 6 in una piccola utilitaria sono partiti. Destinazione il distributore di piazza Umberto I a Vitorchiano. Pochi minuti di viaggio e i 6 arrivano alla pompa di benzina. Invece di scendere e salutarsi i 4 ragazzi avrebbero iniziato ad aggredire i due turisti. Insulti, spintoni e poi calci e pugni. Un’escalation di violenza che ha fatto finire i due tedeschi prima contro le colonnine della stazione di benzina e poi a terra.
Durante l’aggressione avrebbero anche sottratto alle vittime 200 euro.
Anche gli accertamenti sui telefoni cellulari dei 4 indagati hanno dato ulteriore prova. Numerose , infatti, sarebbero le chat in cui si scambiano battute sulla rapina e sull’aggressione. In alcuni casi commentando compiaciuti quanto accaduto. «C’è soddisfazione - afferma il comandate provinciale dei carabinieri Massimo Friano - per aver assicurato alla giustizia i responsabili di un assurdo gesto di violenza volto a sottrarre un’esigua somma di denaro ai malcapitati. L’episodio aveva destato particolare riprovazione proprio perché andava a colpire una famiglia che stava valutando di mettere nella Tuscia più stabili radici». Nei prossimi giorni i due arrestati, che si trovano ai domiciliari uno a Viterbo e uno a Marta, saranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia. Occasione in cui potranno spiegare le ragioni della brutale aggressione.