Scampano all'attentato di Barcellona e vincono torneo di poker: coppia di viterbesi superfortunati

Bianchini, Cola e Silvani al Casinò di Barcellona
di Federica Lupino
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Martedì 29 Agosto 2017, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 19:43
Nati con la camicia? Di sicuro, molto ma molto fortunati. Ricordate Alessandro Cola e Roberto Silvani? Sono i due 30enni viterbesi scampati per miracolo (o per la loro famigerata buona sorte) all'attentanto di Barcellona: erano sulla Rambla al passaggio del furgone, Roberto si è accorto in tempo e ha messo in salvo anche Alessandro, togliendolo dalla traiettoria del mezzo impazzito. La coppia di amici era in Catalogna con uno scopo preciso: partecipare a un torneo di poker. L'attentato non li ha fermati né scoraggiati. Anzi, il supervisore  osservandoli ha detto: «Ma questi ragazzi qui hanno una fortuna sfacciata!». E lui non si riferiva al pericolo scampato. Già, perché i due hanno vinto nelle varie categorie. E così ieri pomeriggio quando sono tornati in Italia con loro avevano un bottino di alcune migliaia di euro.

«Da miracolati a vincitori», ci ride sopra Fabrizio Bianchini, il fratello dell'ex assessore provinciale Paolo, che da anni vive a Barcellona dove gestisce un ristorante. Era con Cola e Silvani al casinò dove si teneva la sfida. E con loro ha vissuto prima lo choc per essere sopravvissuti per un soffio, quindi la gioia per la vittoria. «Loro due - scherza - a Viterbo sono famosi per la loro fortuna». E loro confermano: «All'indomani dell'attentato, abbiamo cercato ci cancellare subito dalla nostra mente quanto ci era successo. Volevamo non pensarci e trascorrere serenamente il resto della vacanza». E ci sono riusciti, per quanto possibile dopo aver vissuto una simile esperienza. «Se ci sentiamo fortunati? Sì, decisamente. Questa volta abbiamo vinto, in ogni senso: soprattutto ci siamo salvati». Da almeno dieci anni la coppia di amici va all'estero per partecipare ai tornei. E ci sanno fare: la vittoria di Barcellona non è certo la prima. Ma stavolta sparigliare al tavolo verde aveva tutto un altro gusto: quello di chi ha già sconfitto la morte per un soffio.
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