Santa Rosa, Gloria passerà anche in via Marconi. L'emozione di Mecarini: «Mi trema la voce»

Santa Rosa, Gloria passerà anche in via Marconi. L'emozione di Mecarini: «Mi trema la voce»
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 2 Luglio 2022, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 18:43

La ripartenza stavolta è vera. Com’è stata? «Bella, emozionante». Il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, torna a sentire il sapore della festa. Giovedì sono partite le prove di portata nella ex chiesa della Pace e le sorprese non sono mancate, con la presenza di due volti nuovi nelle loro cariche: la sindaca Chiara Frontini e il prefetto Antonio Cananà.

L’esordio con la cassetta sulle spalle è andato così. «Sono stati 93, nella prima giornata - dice Mecarini - i Facchini ad aver provato». Ci saranno nuove entrate? «Vedremo, si valuterà alla fine. Il 27 luglio ci sarà la prova di recuperò: se avremo molte defezioni saremo ben lieti di prenderne nuovi». L’umore dei Facchini «è alle stelle, ho visto belle prove». La nuova sindaca che effetto ha fatto? «È simpatica, grintosa, determinata: la vedo molto attiva. Ci siamo brevemente confrontati, ci vedremo in settimana». Ha già fatto un’apertura sull’allungamento del percorso a via Marconi: «Per lei va bene - continua - noi ci tenevamo».

Frontini ha anche ricevuto un foulard, «il nostro equivalente della cravatta per gli uomini. Non potevamo non donarlo alla prima donna sindaco di Viterbo». E poi quegli abbracci di Mecarini e del capofacchino Sandro Rossi, che il presidente spiega così: «Sia io che Sandro abbiamo avuto con Chiara sempre un buon rapporto, anche in tempi non sospetti. È una ragazza solare, disponibile e simpatica, ci aspettiamo grande collaborazione.

Ha tenuto la delega al Trasporto e si metterà al lavoro sulla nuova Macchina, ci sarà da correre. E siamo più che contenti di portare una nuova struttura».

Curiosissimo il nuovo prefetto Cananà. «È stato qui fino alla fine, le 20,15, ha visto tutte le prove. Probabilmente non immaginava un lavoro così importante prima del Trasporto». Ecco cosa aspettarsi dal prossimo. «Che sia veramente straordinario, anche perché sarà un sabato e quindi si prevede un afflusso molto massiccio». Novità? «Ricorderemo gli amici che non ci sono più, vedremo come articolare le girate. E poi qualcosa ci inventeremo».

Le cene in piazza? «Stiamo aspettando il benestare della Soprintendenza, confidiamo che magari la sindaca possa smuovere le acque. Ma siamo pronti anche per quelle». Che effetto fa rimettersi in pista dopo due anni di stop? «A parte l’entusiasmo, c’è tanta emozione. Non sono uno che si emoziona facilmente, ma quando ho ripreso il microfono in mano per aprire le prove di portata mi è tremata la voce».

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