Santa Rosa, emendamento sub iudice: potrebbe non riguardare la Macchina. «Stiamo verificando»

Santa Rosa, emendamento sub iudice: potrebbe non riguardare la Macchina. «Stiamo verificando»
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 14 Febbraio 2022, 05:40

«È in atto una fase di verifica». Colpo di scena: la Macchina di Santa Rosa potrebbe non rientrare nell’emendamento approvato in Senato, che consentirebbe lo svolgimento del Trasporto dopo due anni di stop. A farsi portavoce del dubbio è lo stesso presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, che ora – insieme alla Rete delle grandi Macchine a spalla, patrimonio immateriale Unesco – sta svolgendo i dovuti approfondimenti. E anche Luca Briziarelli, primo firmatario, ha chiesto una circolare interpretativa.

Nei giorni scorsi il senatore Umberto Fusco aveva annunciato la buona novella: l'atto consente «in zona bianca lo svolgimento di feste popolari e manifestazioni all’aperto, anche con modalità itinerante, riconosciute di notevole interesse culturale ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 numero 42».

Secondo Briziarelli vale anche per Santa Rosa, ma nel dubbio ha chiesto lumi. Male che vada, secondo il senatore, il sindaco (o commissario) può provare a ottenere il riconoscimento di bene di interesse culturale. Cosa che però potrebbe essere tutt'altro che esente da conseguenze. Ammesso infatti che la Macchina infine lo riceva, ogni «spostamento, anche temporaneo» o «l'esecuzione di opere e lavori di qualunque genere» sul bene, recita il decreto, andrebbe prima sottoposto e poi autorizzato dal ministero.

Si pensi ad assemblaggio, smontaggio o modifiche sul Campanile che cammina: se questo fosse confermato, tutta la festa diventerebbe più burocratica che culturale o religiosa.

Insomma, il decreto cui fa riferimento il senatore Fusco è molto complesso, motivo per cui Mecarini e la Rete stanno approfondendo. «Dopo l’entusiasmo del primo momento – dice il presidente del Sodalizio - si pone la riflessione sull’emendamento, che riguarda le manifestazioni riconosciute di notevole interesse culturale. Di primo acchito non si capisce bene se riguardi il Trasporto e le altre feste delle Rete». Da qui la necessita di una «fase di verifica», necessaria per poter esultare con cognizione di causa.

Dopo la notizia sulla Macchina di Santa Rosa, ora anche nelle altre comunità si è riaccesa la speranza di poter far ripartire la Varia a Palmi, i Gigli a Nola e la Faradda di li candareri a Sassari. Ma la grande prudenza con cui si stanno muovendo Sodalizio e Rete è dettata proprio anche dal fatto che tutte le feste sono riunite sotto l’egida dell’Unesco, che è una cosa seria.

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