Sanità, oltre 70 milioni di euro per Belcolle e le nuove case di comunità

Belcolle il cantiere
di Renato Vigna
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Domenica 6 Marzo 2022, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 16:31

Il completamento di Belcolle, nuovi servizi all’avanguardia e anche opportunità di lavoro in diversi settori. La pioggia di euro sull’ospedale di Viterbo confermata dai vertici della Regione Lazio l’altro giorno inizia a scatenare le reazioni sul territorio. Oltre ai 39 milioni di euro dedicati al nosocomio e frutto di un accordo con il ministero della Salute, ci sono poi i fondi del Pnrr, pari a circa 32,9 milioni messi a disposizione proprio dalla Regione per interventi su tutto il sistema sanitario locale.

“La struttura di Belcolle - afferma il consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi - è un punto di riferimento per la Tuscia e lo sta diventando per le regioni confinanti come Umbria e Toscana. All’insediamento dell’amministrazione Zingaretti, era un'incompiuta mentre oggi, grazie agli interventi di potenziamento, riqualificazione e ammodernamento tecnologico realizzati e quelli previsti in futuro, sta cambiando volto”.

L’altro piano prevede 8,4 milioni di euro per realizzare 12 case di comunità a Bagnoregio, Tarquinia, Tuscania, Montefiascone, Acquapendente, Bolsena, Viterbo, Orte, Soriano, Civita Castellana, Ronciglione e Vetralla; un milione di euro per le 5 centrali operative territoriali a Tarquinia, Viterbo (3) e Civita Castellana; 7,6 milioni di euro per il rafforzamento tecnologico della rete ospedaliera, con nuove apparecchiature; 3,5 milioni di euro per i 4 ospedali di comunità che sorgeranno a Montefiascone, Acquapendente, Orte e Ronciglione; 12,4 milioni di euro per l’adeguamento sismico degli ospedali di Tarquinia e Civita Castellana. “La sfida più grande non è solo quella di avere ospedali dove ai pazienti siano garantiti cura e servizi di assistenza di qualità, ma anche lo sviluppo di una sanità vicina alle persone”, conclude. 

Un plauso agli investimenti arriva anche dal mondo sindacale. “Finalmente questi fondi – commenta Fortunato Mannino, da poco confermato segretario della Cisl – consentono di mettere fine a una storia che va avanti da quasi 50 anni: quella di Belcolle.

Ma non solo: risorse tanto ingenti consentiranno, almeno questo è il nostro auspicio, di trasformare l’ospedale in Dea di II livello per offrire nuove prestazioni e ulteriori specializzazioni”. Un simile quadro per  Mannino avrebbe molteplici ricadute benefiche sul territorio.

“Innanzitutto, potrebbe costituire un efficace argine contro la mobilità passiva. Inoltre – continua il numero uno della Cisl – potrebbe dare la definitiva sterzata al nodo delle liste d’attesa. Negli ultimi anni, va riconosciuto che la Asl ha lavorato per abbattere i tempi delle prestazioni ma molto, moltissimo resta da fare. La pandemia, di certo, non ha aiutato provocando la sospensione sia di interventi sia il rinvio di controlli ed esami. Adesso, abbiamo la  possibilità di invertire la china”. E, non ultimo, il risvolto occupazionale. “Penso ai sanitari che potranno essere assunti ma anche – conclude – alle imprese edili che verranno coinvolte nei cantieri e agli appalti interni, quali mensa e pulizia. Come sindacato resteremo vigili, nell’auspicio che questi fondi vengano utilizzati in breve tempo”.

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