San Faustino, nell'ex lavatoio un nascondiglio per il consumo di droga

San Faustino, nell'ex lavatoio un nascondiglio per il consumo di droga
di Simone Lupino
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Domenica 4 Dicembre 2022, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 19:53

Nell’ex lavatoio di via Signorelli un nascondiglio per il consumo di droga, tra rifiuti abbandonati (anche ingombranti: un cavalluccio a dondolo, la rete di un letto, una vecchia macchina da cucire) e vegetazione selvaggia. Un po’ rifugio per tossicodipendenti, un po’ discarica. Ecco come si presenta oggi la struttura nel quartiere di San Faustino, a due passi da attività commerciali e da una scuola, subito dietro la piazza dove si tiene il mercato del sabato. Un luogo che da anni vive nell’abbandono e a rischio crollo come testimoniano i pali che sorreggono il tetto. Ma dove ora la situazione sembra addirittura peggiorata. Uno spazio che racconta anche il dramma di chi lo frequenta.

Una stanza della droga.

La rete posta all’ingresso è stata abbattuta. Un passo oltre, facendo attenzione a non inciampare tra immondizia e rovi, la scena che si presenta è la seguente: al centro della grande vasca senza più acqua una tavola di legno messa di traverso e sopra a questa tutto ciò che serve per “cucinare” la sostanza: cucchiaio, accendino e della polvere. Lì vicino una lattina di cocacola, bottigliette di acqua vuote, un vassoio di polistirolo capovolto e mozziconi di sigaretta. Proseguendo oltre, in fondo alla parete, in un angolo, qualcuno ha creato una specie di giaciglio con una coperta stesa a terra. Sull’altro lato della vasca invece, su un muretto, si notano tra la sporcizia una palla di stagnola, la carta di una farmacia e alcune bustine senza più siringhe all’interno. Quelle non si vedono, probabilmente sono state gettate intorno.  Ma non serve uno sforzo di fantasia per capire cosa succede qui dentro.

Siamo arrivati qui venerdì scorso, alla vigilia dello sfalcio delle erbacce programmate dal Comune lungo la via. Volevamo raccontare il prima e il dopo dell’intervento sulla strada. Il lavatoio come detto si trova da tempo nel degrado. Negli anni si sono susseguiti diversi appelli alle amministrazioni per chiedere di recuperarlo. Alcuni cittadini lo ripulirono. Ma chi lavora in zona ci racconta che è durata poco. Alla fine il Comune preferì chiudere tutto.

Che il lavatoio venga usato abitualmente come discarica è dimostrato: tornando nuovamente ieri abbiamo trovato sul posto una grande rete da letto gettata oltre l’ingresso che il giorno precedente invece non era presente. Qualcuno deve averla portata lì nel corso della notte.  Per la cronaca, gli operai ieri hanno pulito la strada dalle erbacce come da programma. Lavoro svolto a pennello. Il lavatoio però non è stato toccato. Immaginiamo che l'intervento non fosse previsto. Anche perché l'operazione richiederebbe molti più uomini di quelli visti in campo, oltre probabilmente al necessario supporto delle forze dell’ordine o della polizia locale. L’amministrazione Frontini però è a conoscenza del problema. Appena insediata, il 6 luglio con un comunicato la sindaca stessa annunciava un intervento di urgenza proprio sul lavatoio di via Signorelli. Evidentemente però serve ben altro.

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