San Faustino, la riscossa parte "dal basso". Si moltipliano le iniziative civiche

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Domenica 28 Maggio 2023, 17:08

A San Faustino è una primavera di risveglio civico. Nel quartiere, segnato come altre zone dal centro storico da una decadenza generale, si registra grande fermento. Nascono e si moltiplicano iniziative di partecipazione “dal basso” per cercare di invertire la tendenza e rivitalizzare la zona.


C’è già il gruppo di controllo di vicinato. A quanto risulta, il primo in città a costituirsi. Martedì sera, a margine di una riunione tra amministrazione comunale e residenti alla Trinità in cui si è parlato dei progetti del Comune su strade, piazze e verde, la sindaca ha anticipato il nome del referente. Si tratta dell’avvocato Michele Ranucci. “In realtà referente non lo sono ancora, ma mi sembra di capire che lo diventerò”, dice il diretto interessato colto un po’ di sorpresa dall’annuncio pubblico, ma comunque “contento dell’investitura”. La nomina ufficiale infatti ancora non è avvenuta, anche se era nell’aria. “Ero stato già convocato in Comune per lunedì prossimo. All’incontro alla Trinità non ho potuto partecipare. Ma chi c’era mi ha detto che Frontini, parlando di sicurezza, ha invitato le persone a rivolgersi a me per le loro segnalazioni, in quanto referente del gruppo di vicinato".


“Come è nata la cosa? Mi sono proposto io alla sindaca, subito dopo la presentazione del progetto in prefettura. Il delegato alla sicurezza, Umberto Di Fusco, mi disse che c'era un iter da seguire e che andavano raccolte alcune firme”. Hanno aderito anche negozianti, come rivelato dal Messaggero nei giorni scorsi. “Tutto poi è stato inviato al Comune”.


Che compiti avrà il gruppo di vicinato? “Il Comune ha suddiviso la città in vari settori.

Il nostro gruppo si occuperà della zona San Faustino, Sacrario, via Marconi. Non saremo ronde civiche, ma un supporto visivo alle forze dell’ordine, alle quali segnaleremo la presenza di eventuali situazioni spiacevoli. Un cittadino lo fa volentieri. Solo chi vive in un quartiere può sapere bene cosa succede al suo interno”. C’era bisogno del controllo di vicinato? “E’ un sistema che garantisce un interlocutore diretto, che sia un vigile urbano, un commissario della questura o un maresciallo dei carabinieri. Ed è poi un riconoscimento minimo, sufficiente per andare da una persona che disturba e chiedergli di cambiare atteggiamento. Fare una segnalazione alle forze dell’ordine se insiste. Punteremo sul dialogo, cercando di coinvolgere tutti. Caso diverso se venisse fuori che dentro un appartamento c’è spaccio di droga, la segnalazione ovviamente sarebbe immediata”.

Oltre al gruppo di vicinato è nato da poco anche un comitato di quartiere. All’assemblea costitutiva che si è svolta la scorsa settimana all’interno della chiesa di San Faustino c’era tantissima gente. Tra i promotori in questo caso la Pro Loco e la parrocchia. “Il comitato – si legge in un post - avrà due obiettivi primari: interloquire con l’amministrazione per le problematiche del quartiere e organizzare iniziative di valorizzazione dello stesso”.


A tutto questo, bisogna aggiungere altre esperienze di carattere sociale già avviate nel corso degli anni nel quartiere da varie associazioni. Come si spiega tutto questo attivismo? Per Ranucci il motivo è semplice: “Il fatto che tanti residenti e realtà diverse vogliano dare un contributo attivo è il segnale del grosso amore che c’è per San Faustino”.

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