I 17 milioni di euro che Viterbo rischia di perdere. «Salvare i fondi per le periferie»

Enzo Mancini del consorzio Apea
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Domenica 9 Settembre 2018, 16:12
«Sarebbe indecente lasciare che Viterbo perdesse 17,5 milioni di euro. Quello che ci aspettiamo, è una presa di posizione che, al di là delle parole, porti ad atti concreti». Ad alzare la voce sul bando per le periferie è Enzo Mancini, presidente del consorzio di imprese Apea, impegnato nella progettazione di interventi per riqualificare il Poggino (parte del piano generale di interventi).

L'emendamento al decreto milleproroghe che rinvia i finanziamenti al 2020 non ha certo scoraggiato la rete di imprenditori. Ma lo stesso attivismo non si ritrova nella nuova maggioranza comunale. «Noi ci credevamo e speriamo di poterci credere ancora. Mentre noi lavoriamo (entro il 21 settembre presenteranno la progettazione realizzata con l'Unitus per migliorare la viabilità della zona artigianale, ndc) - accusa Mancini - assistiamo a giochetti politici e rimpalli di responsabilità che non aiutano. Speriamo non si mischi la politica con la necessità di dare uno sviluppo commerciale, artigianale e industriale a Viterbo e al comprensorio».

L'imprenditore ha affrontato l'argomento col sindaco Giovanni Arena e con gli assessori competenti Claudio Ubertini e Laura Allegrini. «Ho esposto i nostri obiettivi e gli aspetti su cui vorremmo risposte concrete. Finora solo parole e niente fatti». Ce ne sono, invece, in senso contrario. Almeno stando alla denuncia dell'ex assessore Raffaela Saraconi, secondo la quale i suoi successori agirebbero come se i fondi fossero ormai perduti. «Tutte le città - dice - hanno fatto rete per difendere e sostenere i tempi della convenzione nell'audizione del 4 settembre alla Camera.

Solo Viterbo, mentre le altre città combattono, è già alla resa. Rispetto al cronoprogramma, sono in ritardo di due mesi. Così davvero si perdono i fondi». E la riprova sarebbe nel fatto che «hanno revocato l'incarico al rup», ovvero il responsabile unico del procedimento, mentre per la figura di assistente tecnico e amministrativo la giunta Michelini aveva già impegnato 70mila euro. Sul caso interviene anche la Cna. «In campagna elettorale - ricorda la segretaria Luigia Melaragni - tutti i candidati garantirono massimo impegno per il Poggino. Ora aspettiamo lo facciano. E pure che i nostri deputati boccino l'emendamento alla Camera».
 
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