Il neo-governatore: «Mi opporrò all'ampliamento della discarica di Viterbo». Il rebus conferimenti

Il neo-governatore: «Mi opporrò all'ampliamento della discarica di Viterbo». Il rebus conferimenti
di Simone Lupino
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Sabato 18 Febbraio 2023, 05:20

“Viterbo rischia di vedere allargata la sua discarica: sicuramente io mi opporrò a questa soluzione perché è già in deroga e vuol dire che è già riempita. I conferimenti non possono essere solo nel Viterbese da Roma. E non si possono più sprecare risorse mandando i rifiuti fuori regione perché la Capitale non riesce a risolvere il problema della differenziata”.


Dal neo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca è arrivata ieri una presa di posizione netta sul progetto del nuovo maxi invaso in grado di accogliere altri 960mila metri cubi di rifiuti, da realizzare vicino a quello quasi esaurito a causa dei conferimenti extra. Detto questo c’è da capire come l’intenzione espressa dal governatore si tradurrà nei fatti.


Al di là dei camion che continuano a portare a Monterazzano immondizia proveniente da tutto il Lazio, si pone infatti un problema immediato. Senza l’ampliamento della discarica il capoluogo e tutti gli altri paesi della provincia di Viterbo si troverebbero nella posizione di dover smaltire i propri rifiuti in altre regioni (sempre che se ne trovino di disponibili), con conseguente aggravio della Tari per l’aumento del costo di trasporto.

Insomma, oltre al danno, la beffa.


Arrivati a questo punto la questione non pare essere più: ampliamento sì, ampliamento no. Ma evitare che anche il nuovo invaso finisca per essere utilizzato come discarica del Lazio. Probabile quindi che il messaggio di Rocca sia da interpretare più come una sveglia per Roma e le altre province a dotarsi di siti di smaltimento in casa propria. Nella capitale per l’inceneritore si parla di fine lavori nel 2026, se va bene. Per l’individuazione delle discariche negli altri territori, invece, siamo ancora all’anno zero.


La decisione sull’ampliamento verrà presa comunque nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale in corso. Non dipenderà solo dalla Regione. Anche se questo è un voto che pesa. L’eventuale no andrebbe sommato ai pareri che saranno espressi dagli altri enti interessati, tra cui Comune di Viterbo e Provincia. In base a quella che sarà la posizione prevalente, verrà rilasciata o meno l’autorizzazione per il nuovo invaso.

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