Rimpasto al Comune di Viterbo, entra solo Salcini. Arena: «In giunta rimescolamento di deleghe, ma niente di più»

Rimpasto al Comune di Viterbo, entra solo Salcini. Arena: «In giunta rimescolamento di deleghe, ma niente di più»
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 12 Giugno 2019, 07:50
Nessun siluramento all’orizzonte. Sabato il sindaco Giovanni Arena presenterà la sua proposta alla coalizione, che prevede l’avvicendamento tra l’assessore Francesca Bufalini e la capogruppo della Lega, Ludovica Salcini. Per il resto uomini e donne in giunta resteranno le stesse, ma non le deleghe, per le quali è previsto un rimescolamento. Un rimescolamento che dovrà essere funzionale a rimettere in moto una macchina amministrativa ora ingrippata.

Altro giro, altro rimpasto per Arena. «Ci sto lavorando – dice - mi hanno dato carta bianca e farò la mia proposta. Bisogna rendere più efficiente l’organizzazione degli uffici e rivedere le deleghe anche in quest’ottica». Oltre all’innesto di Salcini, al posto dell’uscente Bufalini, ce ne saranno altri? «No, non credo». Quindi si tratta solo di un rimescolamento delle deleghe funzionale al miglioramento della macchina amministrativa, secondo le intenzioni di Arena e della maggioranza. «Questa è la volontà, ne discuterò anche con i partiti nel fine settimana».

Sabato incontrerà i senatori Umberto Fusco (Lega) e Francesco Battistoni (Forza Italia), insieme al deputato Mauro Rotelli (Fratelli d’Italia) e al leader di Fondazione, Gianmaria Santucci. «Nella proposta che gli sottoporrò – continua - uomini e donne in giunta saranno le stesse».

Sul fronte Fondazione, Santucci indica le priorità. «Il problema non è politico – spiega - ma di natura amministrativa. Si è preso atto delle richieste condivisibili della Lega, poi abbiamo detto di pensare a come risolvere i problemi. Che sono l’erba alta, le buche sulle strade, le file all’ufficio anagrafe, un’organizzazione al meglio della festa di Santa Rosa». Ad Arena è stato chiesti di rivedere i nove assessorati in maniera più funzionale, «in modo che ognuno abbia meno dirigenti di riferimento e viceversa, assemblando le deleghe per materie contigue, in maniera più funzionale». Santucci però nega frizioni in maggioranza: «Tutto si sta svolgendo in un clima di grande serenità – conclude – senza alcun veto».
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