Rifiuti, pronto nuovo impianto di compostaggio per la province di Viterbo e Rieti

Presentazione del nuovo impianto di compostaggio di Ecologia Viterbo
di Simone Lupino
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Martedì 7 Giugno 2022, 11:55

Entrerà in funzione durante l’estate il nuovo impianto di compostaggio per la provincia di Viterbo realizzato da Ecologia Viterbo in località Le Fornaci. La struttura sorge su un'area distinta ma vicina a quella della discarica e servirà anche il Reatino. Ieri, in occasione della 52esima Giornata mondiale dell’Ambiente e in concomitanza con la manifestazione nazionale “Impianti aperti” organizzata da Fise Assoambiente, il progetto quasi ultimato è stato presentato alla cittadinanza.

“Avremmo voluto avere un’inaugurazione formale - ha spiegato l’amministratore delegato di Ecologia Viterbo Pierpaolo Lombardi -. Ma i problemi dovuti alla pandemia e i ritardi di una serie di forniture non ce l’hanno permesso. Abbiamo voluto comunque mantenere questo appuntamento. Ultimate le rifiniture saremo operativi nell’arco di uno-due mesi”.

Il nuovo impianto di compostaggio sarà in grado di accettare circa 30mila tonnellate all’anno di rifiuti urbani organici provenienti dalla raccolta differenziata e rifiuti verdi (sfalci, potature, ramaglie). La caratteristica dello stabilimento è che il materiale, dopo un primo trattamento, subirà un doppio processo di stabilizzazione. Il primo, di tipo dinamico, si svolgerà in un grande bacino di igienizzazione, dove i rifiuti verranno rivoltati per un tempo di 25 giorni; il secondo, invece, di tipo statico, avrà luogo in otto biocelle e durerà altri quindici giorni.

A questo riguardo, l’amministratore delegato di Ecologia Viterbo ha detto che “si tratta delle migliori tecnologie al momento disponibili sul mercato”. Dopo questa fase, separato dalla frazione grossolana, “l’organico sarà trasformato in compost di alta qualità che ritornerà a nutrire la terra e valorizzare il lavoro degli agricoltori”. Dall’ingresso in impianto all’uscita: 90 giorni.

Durante l’incontro Ecologia Viterbo ha illustrato anche alcuni progetti scientifici di cui è partner. Unitus protagonista. Uno - “Biosoil improvers”- prevede la valorizzazione del compost organico attraverso la realizzazione di nuovi ammendanti a basso impatto ambientale per il settore agricolo (referente il professor Andrea Colantoni, Dafne). Un altro – “Ecoplaster” - riguarda l’utilizzo della frazione organica stabilizzata prodotta dall’impianto Tmb di Casale Bussi per produrre intonaci ecosostenibili (professor Marco Barbanera, Deim).

Ultimo ma non ultimo, il dottor Marco Pietropaoli (Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana) ha illustrato i risultati del biomonitoraggio ambientale con le api svolto nelle aree prospicienti la discarica di Monterazzano e l’impianto Tmb, dal 2019 a oggi. “Gli esiti – ha spiegato - non hanno mai mostrato dati significativamente differenti rispetto ad esposizioni tipiche di ambienti agricoli”.

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