Rifiuti, oggi la full immersion: prima consiglio su quelli di Roma, poi il nuovo bando in commissione

Rifiuti, oggi la full immersion: prima consiglio su quelli di Roma, poi il nuovo bando in commissione
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 20 Aprile 2021, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 16:29

Una giornata intera immersi nei rifiuti. Prima quelli di Roma e del resto delle province del Lazio che stanno arrivando a Viterbo in discarica, da affrontare in consiglio comunale. E poi nel pomeriggio in commissione gli altri, ovvero le linee guida per la predisposizione del prossimo bando di raccolta, visto che quello ponte scadrà il 31 agosto. E non è detto che sia necessariamente il giorno della verità, perché le sorprese potrebbero non essere finite.

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A chiedere la seduta straordinaria di stamattina è stata la Lega, dopo le due ordinanze del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che stanno facendo arrivare 400 tonnellate al giorno di rifiuti in località Le Fornaci, dove generalmente finiscono solo quelli di Viterbo e Rieti, pari a 200. Gli atti scadono oggi, ma nell’aria aleggia la possibilità di una proroga. In ambienti romani si parla infatti di una possibile proroga fino al 26 per quelli provenienti dalla Capitale.

Sarà comunque un consiglio comunale caldo, perché nella discussione finirà sicuramente un anticipo di quella che sarà affrontata nel pomeriggio in commissione. Dopo quattro giorni, proprio alla vigilia della seduta, il sindaco Giovanni Arena ha deciso di rompere il silenzio sulla proposta di delibera relativa alle linee guida che indirizzeranno il prossimo bando per la raccolta dei rifiuti.

Si parlava di due anni e sono montate le polemiche per l’esigua durata. E non solo per questo, ma anche per il costo maggiore 3,5 milioni di euro in più di costo rispetto all’appalto in vigore. Si va infatti dai circa 9 milioni odierni ai futuri 12,5.

Sui maggiori oneri, Arena spiega che «fino al 31 agosto 2020 l’amministrazione comunale risultava beneficiaria di un accordo tra le parti che consentiva la fruizione di una tariffa agevolata per la frazione indifferenziata del rifiuto. Essendo la tariffa agevolata connessa al precedente contratto, dal 1 settembre 2020 l’amministrazione si è trovata a dover sottostare all’aumento della tariffa previsto dalla Regione Lazio». Questo ha quindi comportato che «mentre in condizione di tariffa agevolata il Comune spendeva 1,6 milioni di euro, dal 1 settembre dello scorso anno la gestione tra frazione indifferenziata e frazioni differenziate richiede all’amministrazione una spesa annuale di circa 3 milioni di euro. Un costo di smaltimento che va quindi aggiunto al servizio».

Sulla durata del servizio secondo il sindaco i due anni in delibera sono una base di confronto. A quanto pare già tramontata nella stessa maggioranza, visto che nella riunione dei capigruppo sono stati concordati alcuni correttivi che confluiranno in un emendamento. Tra questi, proprio l’allungamento da due anni a quattro più due. Infine la zona C: sono previsti contenitori destinati all’organico.

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