«E' un provvedimento provvisorio, il tempo di riavviare gli impianti adesso fermi». Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, questa mattina all'ospedale di Viterbo dopo l'ordinanza sull'emergenza rifiuti, che ha coinvolto anche la discarica di Viterbo.
Dopo che si è esaurita la volumetria nel quarto invaso alla discarica di Roccasecca (Frosinone), come preannunciato la settimana scorsa, da ieri ha chiuso i cancelli ai camion in entrata. Ora che succede? Dal 7 al 12 aprile 2021 arriveranno a Viterbo 200 tonnellate al giorno da Roma, 100 tonnellate al giorno da Latina e 20 tonnellate al giorno da Frosinone.
L'ordinanza firmata ieri sera dal presidente Zingaretti dispone che i rifiuti ciociari dal 7 aprile prossimo andranno nella discarica Civitavecchia Fosso Crepacuore e la discarica Ecologia Viterbo. La Saf di Colfelice, dove si trova l'impianto di trattamento rifiuti in Ciociaria, reggerà fino a dopo a Pasqua. L'autonomia interna prevede una sorta di autogoverno degli scarti della lavorazione che può oscillare fra 3 e 6 giorni.
L'ordinanza di ieri sera impone alla Saf di Colfelice conferire gli scarti prodotti pari a 100 tonnellate al giorno, presso la discarica Ecologia Viterbo, dove saranno inviate 20 tonnellate, e alla discarica Civitavecchia Fosso Crepacuore dove andranno 80 tonnellate. Gli stessi impianti dal 13 aprile riceveranno 140 tonnellate al giorno: 100 tonnellate presso la discarica Ecologia Viterbo e 40 tonnellate presso la discarica Civitavecchia Fosso Crepacuore.
L'ordinanza resta in vigore fino al 20 aprile.
Una volta completati i lavori e quindi effettuato il collaudo, la discarica di Roccasecca con tutta probabilità tornerà ad accogliere i rifiuti. Anche quelli di Roma, fino a quando la Capitale non si doterà di una discarica. Il presidente Zingaretti ha intimato all'amministrazione Raggi di trasmettere entro 30 giorni un piano con l'indicazione di un sito di smaltimento