Rifiuti ingombranti, un econcentro per il capoluogo: «Aprirà al Poggino il prossimo anno»

L'area del Poggino individuata
di Regina Villa
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Giovedì 15 Agosto 2019, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 11:29
Quella delle isole ecologiche a Viterbo è davvero una storia infinita. Una storia fatta di stop and go, tentativi di avviare punti di raccolta in diverse zone della città, tutti falliti. Lo ammette lo stesso Comune che scrive: “Al fine di garantire il servizio di raccolta e avvio a recupero delle frazioni differenziabili, in seguito ad approvazione e concessione di finanziamenti da parte della Regione nel 2013, è stato realizzato un eco-centro in località Volpara, su terreno di proprietà comunale”.

Ma il sito è stato prima sottoposto a sequestro preventivo “per l’insorgere di vari problemi”, poi i sigilli sono stati convalidati. Quindi, tutto chiuso. E così smaltire correttamente frigo, televisori o ventilatori non è mai stato facile nel capoluogo, a causa di un servizio discontinuo. Palazzo dei Priori ha quindi cercato di porre rimedio.

“Furono intraprese varie azioni volte alla realizzazione di isole ecologiche su terreni di proprietà, più precisamente in località San Lazzaro – Castiglione e a Piazza D’Armi, non andate a buon fine”, continuano da via Ascenzi. Resta l’esigenza di realizzare un eco-centro con l’obiettivo di “incentivare e favorire la raccolta differenziata e il riciclo dei materiali recuperabili, così da poter contribuire in maniera significativa alla diminuzione del quantitativo di rifiuti da avviare a sito di discarica e a un sensibile abbattimento dei costi di smaltimento”. 

Oggi, oltre alle raccolte itineranti la domenica, è attivo il centro di Grotte Santo Stefano, tornato operativo a marzo dopo oltre un anno di chiusura per adeguamenti. Centro che però, per stessa ammissione del Comune, è “sottodimensionato rispetto alle utenze e al territorio comunale di Viterbo”. Inoltre, la distanza dal capoluogo è spesso considerata un alibi per abbandonare i rifiuti dove capita. 

Ma presto non sarà più così. «Abbiamo individuato i terreni al Poggino su cui realizzare il nuovo eco-centro», annuncia il sindaco. I soldi già ci sono: «In bilancio abbiamo previsto circo 800mila euro», fa sapere Giovanni Arena che conta di tagliare il nastro entro il 2020. «Dopodiché – commenta – confidiamo in una drastica riduzione degli abbandoni illeciti di ingombranti o scarti di lavorazioni edili: garantiremo un servizio tutta la settimana, allungando gli orari ora previsti. E aumenteremo al massimo le multe per chi, nonostante il nuovo sito sarà disponibile e vicino, continuerà a gettare rifiuti dove non dovrebbe».
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