Rifiuti, ancora 200 tonnellate al giorno fino al 30 settembre: Marini annuncia l'uscita dalla Provincia

Rifiuti, ancora 200 tonnellate al giorno fino al 30 settembre: Marini annuncia l'uscita dalla Provincia
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 10 Settembre 2021, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 10:13

Dopo il forfait della maggioranza, lo strascico della crisi alla fine in consiglio comunale c’è arrivato. E con due novità: la prima è che l’attività del capogruppo di Forza Italia Giulio Marini in Provincia è «ormai residuale», con buona pace degli alleati di centrodestra a palazzo dei Priori; la seconda che è stato l’unico a saper rispondere a un’interrogazione sui rifiuti. E proprio in qualità di consigliere provinciale: quelli di Roma non arrivano più, ma da Frosinone continueranno a finire alla discarica de Le Fornaci 200 tonnellate al giorno fino a fine settembre.

Prima delle interrogazioni e dopo le comunicazioni del sindaco Giovanni Arena sulla nuova giunta, le bordate dell’opposizione. Il via lo ha dato il capogruppo del Pd Alvaro Ricci. Il valzer di deleghe è stata «una pseudorivoluzione – ha detto – una crisi in cui sono entrate la Provincia e le candidature a Montefiascone. Stesso cliché di quella precedente, con le elezioni a Civita Castellana: non si è pensato per niente a Viterbo».

Quindi lo scambio feroce tra il capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli, e quello di Fratelli d’Italia, Luigi Maria Buzzi. Secondo il civico una rivendicazione a mezzo stampa dell’assessore Laura Allegrini in piena crisi – ovvero «rivogliamo tutto quello che è nostro» - «è una frase degna di Gomorra, si rivendicano cariche pubbliche come fossero cose private.

Non è la camera dei fasci e delle corporazioni». Buzzi ha bollato l’intervento di Barelli come «increscioso e vergognoso, con parallelismi incredibili e inaccettabili. Incommentabile».

Poi l’interrogazione di Patrizia Notaristefano (Viterbo 2020) su un viavai di tir verso la discarica: «Non è accettabile che si continuino a sversare rifiuti non della nostra città. Cosa contengono?». «Sull’ordinanza del presidente della Regione – ha risposto l’assessore Elpidio Micci - dovevamo accoglierli fino al 31 luglio. Non abbiamo notizie di nuove ordinanze». «Devo verificare se arrivano ancora da Frosinone e Latina – ha spiegato il sindaco - forse qualcosa ancora portano».

A sbiancare il giallo è stato Marini: «Nel residuale lavoro che sto facendo in Provincia, visto che fra poco saranno altri a occuparsi di questi argomenti, posso dire che i rifiuti sono di Frosinone: tre codici di solidi urbani su cui non c’è pericolo di inquinamento di altre materie perché sono visionati dall’Arpa Lazio».

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