Riccardo Bonucci racconta la notte di Monaco: «Forza Leo: ci stai regalando emozioni uniche»

Riccardo Bonucci racconta la notte di Monaco. «Forza Leo: ci stai regalando emozioni uniche»
di Marco Gobattoni
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Domenica 4 Luglio 2021, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 15:48

Un viaggio sfiancante ma indimenticabile, la storia di un paio di occhiali e l'emozione di un padre e un fratello. L'Italia del vice-capitano viterbese Leonardo Bonucci è volata a Wembley dove martedì prossimo sfiderà la Spagna per un posto in finale agli Europei di calcio. Le emozioni per i quarti di finale contro il Belgio però sono ancora fresche e ben impresse nella testa e nel cuore di Claudio padre di Leonardo e di Riccardo, fratello con un passato da calciatore vero.

Claudio e Riccardo sono volati fino a Monaco di Baviera per stare vicino all'Italia e a Leonardo: l'arena tedesca è stata teatro di una delle serate più belle del calcio italiano e viterbese: Bonucci è un prodotto di questa città e dentro il prato verde dell'Allianz Arena - rappresentata - c'era anche un bel pezzo della Città dei Papi. «Siamo partiti venerdì mattina con un charter organizzato dalla Nazionale - racconta la giornata indimenticabile Riccardo Bonucci - oltre a me e mio padre c'erano due amici di Leonardo, mentre altri due suoi amici d'infanzia residenti a Montalto, sono venuti in macchina facendosi più di sedici ore di viaggio tra andata e ritorno. Quella a Monaco era la terza partita che vedevo dal vivo di questi Europei: posso dire che l'Italia ha sempre vinto grazie a me». Scherza con gli occhi che brillano Riccardo: la Nazionale di suo fratello Leo sta facendo sognare un Paese interno e contro il Belgio il cuore pompava a mille.

«Dopo il tampone fatto a Casa Azzurri ci siamo diretti allo stadio.

Con il passare dei minuti sentivo la tensione crescere sempre di più. Io e mio padre abbiamo un carattere simile: siamo tutti e due riservati e ci basta uno sguardo per intenderci. Abbiamo sofferto insieme ed è stato bellissimo». Primo colpo di scena: il gol segnato e poi annullato proprio a Leonardo. «Nell'esultanza ci ho rimesso un paio di occhiali - ride Riccardo - ma più che per gli occhiali mi è dispiaciuto per la rete cancellata. Nel 2016 avevo visto Leonardo segnare contro la Germania: stavolta meglio così; non ha segnato ma l'Italia ha passato il turno».

Con Leonardo c'è stato il tempo per un fugace saluto al termine della partita. «Si è lanciato in mezzo ai tifosi per farsi abbracciare: c'erano tanti tifosi italiani e vederli felici ci ha inorgoglito. Io? Sono arrivato a casa alle quattro di mattina senza voce». Andare a Londra per la semifinale sarà complicato. «Nel Regno Unito le regole sono stringenti e al ritorno è prevista la quarantena. Ad una semifinale in uno stadio come Wembley però, non è facile rinunciare vedremo cosa si potrà fare». Parlare di pronostici con la famiglia Bonucci è vietato. «Non dico niente: però penso che questa Italia non sia inferiore alla Spagna. Mancano due partite: so che dovrà soffrire ancora molto». Farlo con la famiglia a fianco però, peserà enormemente di meno.

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