Rettore Unitus, Stefano Ubertini fa il pieno:«Perché siamo una comunità»

Stefano Ubertini, nuovo rettore dell'Università della Tuscia
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 4 Ottobre 2019, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 09:41

Professor Stefano Ubertini, nuovo rettore dell'Università della Tuscia per il mandato 2019-2025 con ampi consensi. Come intende mettere a frutto la "dote" di fiducia che ha ricevuto?
«Il fatto che mi abbiano votato così tante persone è motivo di grande soddisfazione e al tempo stesso una grande responsabilità. Metterò tutto me stesso nello sforzo di guidare questo meraviglioso Ateneo. Intendo fare leva sul senso di comunità dimostrato ieri con un’affluenza record, perché il Rettore da solo non può nulla ma tutti insieme, studenti, personale tecnico-amministrativo, dirigenti e docenti, riusciremo a raggiungere traguardi importanti».

Il rettore uscente Alessandro Ruggieri che eredità le consegna?
«Lascia un Ateneo in ottima salute. L’ultimo grande risultato, certificato pochi giorni fa dal Ministero, è la significativa riduzione del rapporto tra spese di personale e fondo di finanziamento ordinario. Si tratta di un parametro di bilancio chiave per le politiche di reclutamento».

Quali sono i punti salienti del suo programma?
«Ho scritto un programma molto articolato, con il contributo di tanti colleghi, amici del personale tecnico-amministrativo, dirigenti e studenti. Punti salienti sono un’offerta formativa adeguata alla società e al mercato del lavoro; proseguire il lavoro di integrazione col territorio anche per una maggiore attrattività di studenti da fuori regione e dall’estero; impegno per attrarre più fondi di ricerca e un’amministrazione più moderna ed efficiente. Già da oggi sono al lavoro per raggiungere questi obiettivi, il primo passo è raccordarmi con Ruggieri affinché il passaggio di consegne sia il più efficace possibile e non interferisca con i processi in corso».

Come intende aumentare le iscrizioni a Unitus, soprattutto degli studenti di Viterbo e provincia, sopravanzati dai fuorisede?
«Consolidando gli ottimi rapporti con le istituzioni locali e regionali e migliorando la consapevolezza che la popolazione del territorio ha del nostro Ateneo. Per questo è opportuno organizzare l’orientamento in modo più coordinato e armonico, affiancarlo da iniziative educative e culturali rivolte alla cittadinanza e agli studenti delle scuole e proseguire nel percorso già avviato di aprire le nostre meravigliose strutture alla popolazione. Per gli studenti fuori sede, inoltre, è fondamentale promuovere in maniera congiunta l’elevata qualità della nostra Università con l’alta qualità della vita che caratterizza Viterbo e la Tuscia, per standard ambientali e sociali, per servizi e vivibilità»

Si è sentito con i suoi competitor (Giulio Vesperini, Andrea Vannini) al termine dello spoglio?
«Sì. Giulio era presente allo spoglio. Mi ha fatto i complimenti ed ho avuto modo di ringraziarlo di persona per essersi messo a disposizione della comunità. Andrea mi ha mandato le sue congratulazioni per email e lo incontrerò nei prossimi giorni».

Quale è stata la prima telefonata che ha ricevuto a risultato ottenuto?
«Chiara, mia moglie. Mi ha chiamato insieme ai miei tre figli da casa quando mancavano pochi voti al successo ed è rimasta collegata fino al raggiungimento del risultato. Ho condiviso con loro l’emozione di quell’applauso che non dimenticherò facilmente».

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