Rapina alla gioielleria Bracci, parte il processo al mandante Giuseppe Trovato e al basista Antonio Loria. Per il boss di mafia viterbese e il ristoratore napoletano sono accusati di rapina aggravata insieme alla compagna di uno degli esecutori materiali. Il 14 marzo 2018, poco dopo le 13, quattro malviventi misero a segno il colpo portando via dal negozio di preziosi di via del Corso gioielli e denaro. Un colpo non perfettamente lineare.
Per portarlo a termine i rapinatori furono costretti a legare col nastro i commessi, sparare e ferirsi. Gli esecutori materiali della rapina sono già stati condannati. A far finire i nomi di Trovato e Loria nel registro degli indagati per questo colpo sarebbero state le intercettazioni e alcune soffiate. Intercettazioni che ieri mattina il pm Chiara Capezzuto ha chiesto che vengano trascritte e portate all’attenzione del collegio del Tribunale di Viterbo.
Il boss di mafia viterbese in quel periodo era sotto “osservazione” e intercettato telefonicamente per l’operazione Erostrato.
E prima di fare il colpo, alle 13 qualche istante prima della chiusura avrebbe offerto il pranzo nella sua pizzeria alle due coppie di esecutori. I primi testimoni arriveranno in aula il 28 marzo 2023. Loria risponde anche di spaccio di cocaina.