Viterbo, la rapina da Bracci: il titolare spara, attimi di paura

Viterbo, la rapina da Bracci: il titolare spara, attimi di paura
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Giovedì 15 Marzo 2018, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 13:22
Tanto rumore (e paura) per nulla. Anzi, per pochi euro. Non arriverebbe infatti ai duemila euro il bottino della rapina compiuta verso le 13 di ieri ai danni della gioielleria Bracci, in piazza Verdi, all'inizio di Corso Italia. Il rumore invece è stato provocato dai quattro colpi di pistola e dai vetri di parte del bancone e delle vetrine andate in frantumi.

La paura, invece, ha giocato un brutto scherzo a una dipendente della gioielleria che si è sentita male e, cadendo, si è procurata delle leggere ferite alla mano con i vetri che erano a terra: ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari di Belcolle e ne avrà per pochi giorni.


Scene da Far West ieri nella centralissima piazza del Teatro. Due uomini, sui 40 anni, capelli rasati e jeans e con il volto parzialmente coperto da una sciarpa, verso l'ora di chiusura, hanno fatto irruzione nella gioielleria. Armati di pistola hanno fatto subito capire le loro intenzioni. È stato a quel punto che il titolare, con la pistola regolarmente
detenuta, ha sparato dei colpi, sembra quattro, a scopo intimidatorio. Sarebbero stati i proiettili a mandare in frantumi le vetrine interne. I malviventi hanno arraffato al volo alcuni oggetti preziosi e sono scappati.

«Ho visto i due uomini - dice una signora - che correvano verso via Santa Rosa. La cosa che mi ha colpito sono stati che, entrambi, avevano i guanti». Lungo via Santa Rosa, infatti, forse con un complice a bordo, c'era l'Alfa 147 con la quale sono scappati. Immediato l'allarme e, in un batter d'occhio, la zona si è riempita delle auto dei carabinieri e
della questura. Mentre gli investigatori raccoglievano le prime testimonianze, i militari dell'Arma predisponevano il piano antirapina che prevede, tra le altre cose, il posizionamento di una pattuglia ad ogni uscita della superstrada.

E proprio allo svincolo di Vitorchiano i militari intercettavano l'Alfa che viaggiava a tutta velocità verso Orte; i carabinieri si mettevano al loro inseguimento. L'auto segnalata veniva abbandonata in località Sanguetta, all'uscita per Soriano-Bomarzo dove i malviventi, uno dei quali leggermente ferito forse a una mano sono poi scappati a piedi nel bosco.
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