La paura, invece, ha giocato un brutto scherzo a una dipendente della gioielleria che si è sentita male e, cadendo, si è procurata delle leggere ferite alla mano con i vetri che erano a terra: ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari di Belcolle e ne avrà per pochi giorni.
Scene da Far West ieri nella centralissima piazza del Teatro. Due uomini, sui 40 anni, capelli rasati e jeans e con il volto parzialmente coperto da una sciarpa, verso l'ora di chiusura, hanno fatto irruzione nella gioielleria. Armati di pistola hanno fatto subito capire le loro intenzioni. È stato a quel punto che il titolare, con la pistola regolarmente
detenuta, ha sparato dei colpi, sembra quattro, a scopo intimidatorio. Sarebbero stati i proiettili a mandare in frantumi le vetrine interne. I malviventi hanno arraffato al volo alcuni oggetti preziosi e sono scappati.
«Ho visto i due uomini - dice una signora - che correvano verso via Santa Rosa. La cosa che mi ha colpito sono stati che, entrambi, avevano i guanti». Lungo via Santa Rosa, infatti, forse con un complice a bordo, c'era l'Alfa 147 con la quale sono scappati. Immediato l'allarme e, in un batter d'occhio, la zona si è riempita delle auto dei carabinieri e
della questura. Mentre gli investigatori raccoglievano le prime testimonianze, i militari dell'Arma predisponevano il piano antirapina che prevede, tra le altre cose, il posizionamento di una pattuglia ad ogni uscita della superstrada.
E proprio allo svincolo di Vitorchiano i militari intercettavano l'Alfa che viaggiava a tutta velocità verso Orte; i carabinieri si mettevano al loro inseguimento. L'auto segnalata veniva abbandonata in località Sanguetta, all'uscita per Soriano-Bomarzo dove i malviventi, uno dei quali leggermente ferito forse a una mano sono poi scappati a piedi nel bosco.
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