«Nessun deficit cognitivo». I periti incaricati dal Tribunale dichiarano Bruno Laezza capace. Laezza è l’ultimo dei 7 rapinatori del colpo alle poste di Canino del novembre 2020 in attesa della sentenza. E anche l’unico ad aver chiesto di essere giudicato con rito ordinario. Laezza, secondo l'accusa, sarebbe stato il palo. L'uomo alla porta di vedetta mentre gli altri mettevano a segno la rapina con la complicità del direttore della filiale. L’avvocato Enrico Zibellini, che difende l’imputato, aveva richiesto la perizia psichiatrica per il 37enne viterbese, in quanto sarebbe stato affetto da problemi cognitivi.
«Abbiamo effettuato due incontri - ha spiegato il perito Daniele Piergiovanni - con test psicodiagnostici a cui ha partecipato il consulente di parte Antonio Maria LanzettiLanzetti e lo specialista nominato dal collegio Gianfranco Perugi.
La percezione della realtà - ha detto infine il perito - è conservata». Alla prossima udienza sarà ascoltato direttamente il prof Perugi, poi si passerà all’esame dei testimoni. Si torna in aula il primo giugno.