Rapina alle Poste di Canino, l'ultimo imputato non ha «nessun deficit cognitivo»

Aula
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Giovedì 19 Maggio 2022, 06:05

«Nessun deficit cognitivo». I periti incaricati dal Tribunale dichiarano Bruno Laezza capace. Laezza è l’ultimo dei 7 rapinatori del colpo alle poste di Canino del novembre 2020 in attesa della sentenza. E anche l’unico ad aver chiesto di essere giudicato con rito ordinario. Laezza, secondo l'accusa, sarebbe stato il palo. L'uomo alla porta di vedetta mentre gli altri mettevano a segno la rapina con la complicità del direttore della filiale. L’avvocato Enrico Zibellini, che difende l’imputato, aveva richiesto la perizia psichiatrica per il 37enne viterbese, in quanto sarebbe stato affetto da problemi cognitivi.

«Abbiamo effettuato due incontri - ha spiegato il perito Daniele Piergiovanni - con test psicodiagnostici a cui ha partecipato il consulente di parte Antonio Maria LanzettiLanzetti e lo specialista nominato dal collegio Gianfranco Perugi.

Laezza nel 2003 aveva avuto un incidente che ha causato un trauma cranico con ripercussioni a livello funzionale che hanno comprato un’epilessia post traumatica. Abbiamo esaminato i documenti medici che sono seguiti, due in particolare uno del 2016 e uno del 2021, sono si evince che avrebbe avuto un deficit della capacità cognitiva. Tuttavia in base agli esami effettuati in perizia il dottor Perugi non ha rilevato un deficit che possa compromettere la capacità cognitiva.

La percezione della realtà - ha detto infine il perito - è conservata». Alla prossima udienza sarà ascoltato direttamente il prof Perugi, poi si passerà all’esame dei testimoni. Si torna in aula il primo giugno.

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