Pronto soccorso, nove medici in lizza per l'assunzione: mancano solo le prove

L'ospedale
di Renato Vigna
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Lunedì 20 Febbraio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 21:12

Nei pronto soccorso del Viterbese potrebbe arrivare una boccata di ossigeno come non si respirava da anni. L’ultimo concorso bandito dalla Asl per reperire 15 dirigenti medici, da utilizzare nella disciplina di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza dopo anni di tentativi andati a vuoto, con nessuna risposta o al massimo un paio, ha centrato – almeno parzialmente – l’obiettivo.

A rispondere presentando le proprie candidature sono stati dieci dottori, dei quali nove hanno passato positivamente il vaglio della commissione giudicatrice per i titoli e ora dovranno sostenere le prove propedeutiche all’assunzione.

Un’unica esclusione: una dottoressa che non possedeva il requisito richiesto, ovvero la specializzazione nella disciplina oggetto del concorso oppure in disciplina equipollente o affine. Non resta che aspettare gli esami dei nove medici e capire se tutti quelli che supereranno le prove accetteranno poi l’incarico (è successo anche che qualcuno abbia rifiutato, per aver nel frattempo ricevuto proposte più allettanti).

Pochi giorni fa, parlando sulle colonne del Messaggero,Teresa Ranalli, segretaria Anaao- Assomed, sigla che rappresenta medici e dirigenti sanitari, aveva annunciato come alcune assunzioni sarebbero state fatte tramite l’ultimo bando uscito in Gazzetta ufficiale a fine novembre e per il quale le domande scadevano il 29 dicembre. La stessa dottoressa aveva però al tempo stesso sottolineato come le nuove forze non saranno comunque sufficienti a coprire le esigenze del reparto che maggiormente soffre della carenza di organico e funziona da collo d’imbuto in cui passano i pazienti prima di un eventuale ricovero.

Nel corso dell’ultima riunione della scorsa settimana tra sindacati e azienda proprio la penuria di medici e infermieri è stata al centro del confronto. Sempre nel suo racconto, Ranalli aveva illustrato la strategia della Asl: continuare con i concorsi, le manifestazioni di interesse (queste rivolte alle partite iva, i cosiddetti gettonisti) e aumentare il budget per le prestazioni aggiuntive (una sorta di straordinari che i dipendenti possono svolgere su base volontaria).

Solo ed esclusivamente in caso tutti questi escamotage non consentissero di coprire tutti i turni mensili al pronto soccorso, si farà ricordo ai medici somministrati dalla coop, l’Altavista società cooperativa sociale, che ha ottenuto l’affidamento del servizio tramite bando per la copertura di 13 turni mensili da 12 ore ciascuno per un importo di 256.230 euro, iva esclusa. Dal 2019 a oggi l’azienda sanitaria locale ha tentato di tutto per assumere personale: avvisi pubblici, mobilità, bandi per contratti a tempo indeterminato e non. Ma i riscontri sono sempre arrivati col contagocce. Il ricorso alla coop si è reso necessario al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza”. Per ora, l’affidamento è trimestrale con eventuale proroga per altri due mesi. 

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