Primo Maggio nella Tuscia tra la classica passeggiata nella Valle dei Calanchi e la visita al castello medievale di Balthus

Civita di Bagnoregio domina la Valle dei Calanchi
di Carlo Maria Ponzi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Aprile 2023, 05:50

Il ponte del Primo Maggio rispetta la tradizione della “gita fuori porta” e regala occasioni per andare a spasso nella Tuscia alla scoperta di aree naturalistiche, castelli medievali, palazzi rinascimentali. A Bagnoregio proprio lunedì ritorna la classica “Passeggiata tra i Calanchi” (dalle ore 8,30, con ritrovo all’ingresso della cittadina). Si tratta di un percorso di 7 chilometri, di media-alta difficoltà, guidato dal geologo Luca Costantini che racconterà come si è formato il cosiddetto “paesaggio instabile” (fatto di stratificazioni geologiche, basamenti calcarei, argille sabbiose, sabbie e conglomerati etc.) della Valle dei Calanchi che hanno una caratteristica su tutte: l’ambiente muta continuamente forma, anche nel giro di un paio di generazioni, e non, come solitamente avviene, lungo l’arco di centinaia o migliaia di anni. Si potranno così ammirare le formazioni più celebri, come il solenne e dolomitico “Montione” e la cosiddetta “Cattedrale”, splendido calanco bianco, proteso misticamente con le sue guglie verso l’alto, quasi a voler ringraziare il cielo della sua stessa esistenza. La passeggiata consentirà di osservare Civita di Bagnoregio (candidata a entrare a far parte dei siti Patrimonio dell’umanità dell’Unesco) da altre prospettive. Info: quota 25 euro, colazione e pranzo inclusi; prenotazione obbligatoria su www.prolocobagnoregio.it; 0761777368;

Altre mete. Domenica 30 aprile, la guida turistica e ambientale Anna Rita Properzi (info: tel. 333 4912669) propone un nuovo appuntamento al Castello di Montecalvello, conosciuto come Castello di Balthus il grande artista (al secolo Balthasar Klossowski de Rola, 1908-2001), che lo acquistò nel 1970 e lo riportò all’antico splendore. “Il castello ed i suoi particolari affreschi – annota Anna Rita - sono la testimonianza di “eccellenti matrimoni” tra le più importanti famiglie nobili tra ‘400 e ‘500, in particolare i Monaldeschi e i Pamphili, che cureranno  trasformazioni e raffinate decorazioni delle stanze del piano nobile.

Il castello, varcata la porta d’accesso, appare un luogo in cui gli elementi della “modernità” non hanno mai avuto accesso.  La visita speciale permetterà di scoprire un luogo unico, una dimora privata e soprattutto lo studio dove l’artista realizzò molti disegni e dove si trovano ancora i suoi colori”.

Nella stessa giornata, la guida Sabrina Moscatelli (info: 339 5718135) si dirige a Oriolo Romano per una visita al Palazzo Altieri, “decorato al suo interno con antichi arredi, importanti ritratti e pregevoli affreschi che, con l’aggiunta di un linguaggio ermetico di emblemi e simboli (spesso usati come veri e propri rebus), avevano anche una funzione educativa e morale. Miti, leggende, favole, fatti dell’antico testamento, allegorie, messaggi, vedute del borgo e paesaggi fantastici accompagneranno ed appassioneranno il visitatore all’interno del percorso museale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA