Primo gennaio 2023: nella Tuscia i presepi viventi danno il benvenuto al nuovo anno

Il presepe vivente di Civita di Bagnoregio
di Carlo Maria Ponzi
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Sabato 31 Dicembre 2022, 12:09

Nella Tuscia il primo giorno del nuovo anno è dominato dallo spettacolo dei presepi viventi, diventati marchio di fabbrica dell’inventiva e della fantasia dei borghi che, nel ricreare tante piccoli Betlemme, cementano il senso di appartenenza alla comunità, fieri di mostrare le tracce che la storia millenaria ha disseminato nel territorio in fatto di siti archeologici, castelli e rocche medievali, chiese e palazzi.

A Bassano in Teverina il presepe vivente è incastonato nella cornice dell’antico borgo, tra vicoli e grotte, antiche tradizioni, antichi sapori e odori che animavano la vita la notte in cui, tanto tempo fa, nasceva Gesù. A Civita di Bagnoregio, che si vanta di proporre “un appuntamento unico nel suo genere”, capace di regalare emozioni e atmosfere straordinarie grazie al panorama mozzafiato della Valle dei Calanchi e alle dieci scene che riscostruiscono la nascita di Gesù tra un suq arabo, un castrum romano, una tribù beduina, artigiani al lavoro, i magi, i pastori, il lazzaretto. A Bolsena il mistero della Natività è rappresentato nei vicoli che attorniano il quartiere Castello, all’ombra dell’omonima magione della famiglia Monaldeschi, edificato tra l’XI e il XIV secolo.

Corchiano vanta la primogenitura in fatto di presepi viventi (tanto da festeggiare la 53ma edizione) che nel corso degli anni hanno goduto della colonna sonora del premio Oscar Nicola Piovani e delle voci recitanti di Gigi Proietti e Lello Arena. Lo spettacolo è punteggiato da scenografie ed effetti speciali che illuminano i vicoli e le piazze che si aprono sullo scenario del Monumento Naturale delle Forre dove si assiste alla rappresentazione della Sacra Natività.

A Graffignano (con Gesù Bambino interpretato da una fanciulla) entra in scena un altro castello medioevale, quello della famiglia Baglioni: la rievocazione comprende scene delle quotidianità di un tempo. Da citare infine Montefiascone, ambientato al 1222, anno in cui San Francesco transitò sul Colle Falisco nel suo viaggio verso la Terra Santa. A Sutri il corteo di figuranti parte dalla chiesa di Santa Maria Assunta per giungere all’area archeologica dove è riscostruita Betlemme. A Tarquinia splende lo scenario dall’area di Santa Maria in Castello.

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