La procedura d’urgenza sul rifacimento di via dell’Industria? «Una schifezza, dovranno spiegare il aula». Le date dell’iter sulla pratica relativa al finanziamento di 340 mila euro del governo recuperato in extremis dal Comune non convincono Alvaro Ricci e Giacomo Barelli, capigruppo di Pd e Forza Civica. E anche sul resto della variazione di bilancio «non si capisce dove sia l’urgenza».
Secondo la ricostruzione de Il Messaggero, basata sugli atti, la procedura negoziata sui lavori sarebbe partita prima che questi venissero inseriti nel piano delle opere pubbliche, e soprattutto prima di avere i soldi in cassa. Un iter su cui sollevano dubbi anche Ricci e Barelli. «Prima di attivare una procedura di gara, anche se a trattativa negoziata – dice il capogruppo dem - è assolutamente propedeutico e previsto dalla legge assicurare la copertura economica. Hanno avuto tutto il tempo a disposizione, visto che lo stanziamento è dell’anno scorso». «Su questa confusione – continua l’esponente civico - cercheremo di avere risposta in consiglio, anche chiedendo qual è l’urgenza delle altre pratiche oltre a quella sul Poggino. Su questa servono chiarimenti, vogliamo capire come sia potuta verificarsi una tempistica come quella riportata da Il Messaggero. E’ piuttosto singolare».
Attacca ancora Ricci: «Perché su via dell’Industria non hanno previsto la copertura finanziaria con l’assestamento di bilancio che c’è stato a luglio? Dovevano pensare al rimpasto? Per carità, siamo favorevoli all’intervento, ma ho dei dubbi.
Barelli mette sul piatto un altro elemento, l’assenza del ragioniere capo: il Comune non ce l’ha più da quando ha lasciato Ivana Rasi. «Come ha fatto la ragioneria a non accorgersi di come è andata avanti la procedura? Non possiamo chiederlo al ragioniere capo – commenta - perché non c’è: manca da mesi. E non riusciamo a capire dove sta l’urgenza di aggiungere 16 mila euro alle spese per il personale di polizia municipale o altre analoghe».