Piscina, è ufficiale: la Fin dice basta e se ne va, addio al centro federale

Piscina, è ufficiale: la Fin dice basta e se ne va, addio al centro federale
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 14 Agosto 2020, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 22:04
Fin, addio. Sembra essere definitivamente svanito il sogno a lungo accarezzato dal sindaco Giovanni Arena di veder nascere un centro federale nella piscina comunale. Lo avrebbe comunicato in via ufficiale la stessa federazione a palazzo dei Priori proprio in questi giorni. L’intenzione, una volta scaduta la proroga il 31 agosto, sarebbe quella di accompagnare l’amministrazione verso l’unica strada a questo punto rimasta possibile: il bando.

A quanto pare la Fin si sarebbe stancata dei tentennamenti sull’affidamento diretto, che in questi mesi ha subito una miriade di stop & go. Non solo: gli utenti scarseggiano e la gestione in questo periodo di crisi non è sostenibile. Quindi la federazione saluta tutti e se ne va. Non lasciando però l’amministrazione in braghe di tela, ovvero abbandonando la struttura dal 1 settembre, a fine proroga: potrebbe infatti continuare a occuparsi dell’impianto finché palazzo dei Priori non avrà individuato un nuovo gestore.

L’iter per arrivare alla nascita del centro federale è stato lungo, travagliatissimo e pieno di ostacoli, tanto da creare molte frizioni con l’opposizione, ma anche all’interno della stessa maggioranza. La minoranza ha infatti portato ormai da un po’ la questione su tre tavoli pesanti, quelli di Procura, Corte dei Conti e Anac. La squadra che ruota intorno al sindaco Arena si è invece divisa più volte sul tema: da una parte il patto di ferro tra Forza Italia e Fratelli d’Italia per portare a compimento il percorso di affidamento alla Fin, dall’altra Lega e Fondazione, che hanno più volte chiesto modifiche alla delibera, la quale ancora oggi – parole del capogruppo di Fondazione, Gianmaria Santucci – non sarebbe ancora pienamente conforme ai criteri di legittimità.

Dopo la dipartita della Maco Larus, lo scorso 26 settembre il consiglio comunale aveva deliberato di affidare la piscina tramite bando. Poi a dicembre è partito il carteggio tra Arena e la federazione: il sindaco ha tastato il terreno scrivendo e ottenendo la disponibilità, anche in vista dei campionati europei del 2022. La cosa è stata riportata da Il Messaggero all’inizio di febbraio, quando la situazione è venuta allo scoperto. C’era però un problema: andava modificato il regolamento per la concessione degli impianti sportivi comunali, che si potevano infatti affidare solo tramite bando.

La modifica è arrivata dopo il Covid. Ma è stato inutile: un comma dell’articolo 3 metteva la piscina in uno specifico allegato. In pratica, il centro federale sarebbe potuto nascere in ogni struttura comunale, di qualsiasi sport, tranne che in quella natatoria, unica a rilevanza economica. Altra modifica: si tratta dell’emendamento “Messaggero”, che aveva sollevato il problema di cui nessuno si era accorto. Sullo sfondo sono rimaste molte altre questioni, dal canone di appena mille euro al mese alla manutenzione, fino ai sabotaggi di un pezzo di maggioranza in commissione e in consiglio. Adesso la parola fine ce l’ha messa la Fin: basta così, arrivederci e amici come prima.
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