Piscina alla Fin, rinviata la delibera

Piscina alla Fin, rinviata la delibera
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Martedì 30 Giugno 2020, 07:00
Piscina alla Fin, tutto rinviato alla prossima settimana. Perché, come anticipato da Il Messaggero, la delibera di istituzione del centro federale presentata in commissione va contro il regolamento sulla concessione degli impianti sportivi comunali. E questo nonostante sia stato modificato giusto un paio di settimane fa, proprio per consentire che la gestione andasse alla federazione.

Ieri mattina, appena letto il giornale, il sindaco Giovanni Arena è intervenuto anticipando tutti. «Grazie a minoranza e maggioranza. C’è la necessità di approfondire – ha detto - bisogna esplicitare meglio sull’articolo 3, comma 5 del regolamento, con la speranza che la delibera venga votata anche dalla minoranza». Da qui la richiesta di sospendere la discussione. Il nodo: l’ultima modifica prevedeva la possibilità di istituire centri federali, ma non andava a intaccare quel comma, che solo nel caso della piscina impone di andare a bando.

Plauso di Gianmaria Santucci (Fondazione) e Andrea Micci (Lega), che nell’intervento di Arena hanno letto buona volontà. Ma perché il sindaco è intervenuto così in apertura? In un clima surreale, Giacomo Barelli (Forza civica) ha spiegato ciò che nessuno aveva ancora detto: «Ha anticipato un argomento che solo Il Messaggero aveva introdotto». E anche il dem Alvaro Ricci lo ha sottolineato. «Non si può procedere alla votazione di alcunché, bisogna tornare in consiglio e modificare il regolamento. Ritirate la delibera, la maggioranza si chiarisca le idee e riaffronteremo la questione».

Eppure anche dall’altra sponda i segnali che qualcosa non andava bene erano arrivati. E proprio da chi aveva firmato il regolamento del 2014, Sergio Insogna (Fondazione): «Quando un consigliere di maggioranza vota no è per far riflettere, lo avevo detto che quella modifica non serviva a nulla. Rischiavamo di sbattere sul comma 5, che vincola. Ha ragione Ricci, questa delibera non si può votare».

In commissione è intervenuto pure il presidente regionale della Fin, Gianpiero Mauretti. Che però non ha fugato i dubbi di Lega e Fondazione. Micci ha chiesto lumi sulle opere necessarie per i campionati europei di nuoto del 2022, Santucci su fatturato, numero di utenti e posti di lavoro nei mesi di affidamento provvisorio. Se le domande supponevano numeri come risposta, questa non c’è stata. «La gestione è onerosa – ha replicato Mauretti – e sui lavori si procede per priorità. Ma eventuali situazioni organizzative per le manifestazioni sono a carico della Fin. I numeri invece non sono ottimali a causa della precarietà dell’affidamento e della pandemia, ma incoraggianti».

Alla fine la delibera di istituzione del centro federale Fin non è stata ritirata ma solo rinviata. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA