Pioggia e vento, il Viterbese in ginocchio. A Civita Castellana allagato il Comune

Pioggia e vento, il Viterbese in ginocchio. A Civita Castellana allagato il Comune
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Sabato 16 Novembre 2019, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 11:42
Torna la paura di sette anni fa a Montalto di Castro, quando una violenta alluvione travolse in parte il lido causando danni ingenti. Ieri il maltempo che si è abbattuto sulla costa viterbese non ha dato un attimo di tregua, sferzando fino a sera le campagne e il litorale.

A Pescia Romana, nel primo pomeriggio, una violenta tromba d'aria si è abbattuta nella zona rurale a sud della cittadina, dove ha sradicato alberi e pali dell'energia elettrica. Un'abitazione è stata raggiunta dalla furia del vento, che ha in parte scoperchiato il tetto della casa. Fortunatamente nessuno degli inquilini è rimasto ferito, ma la paura è stata tanta. Poco distante, in strada Quercette, la tromba d'aria ha buttato giù anche i pali della linea telefonica e la Polizia locale ha dovuto chiudere la strada in entrambi i sensi fino all'arrivo delle squadre dell'azienda. 

Al lavoro anche i tecnici delle Ferrovie dello Stato che sono intervenuti sulla linea ferroviaria per degli smottamenti adiacenti i binari. I carabinieri di Pescia Romana hanno costantemente monitorato, assieme agli agenti della municipale, i corsi d'acqua e le strade a rischio allagamento. Il torrente Margherita, nei pressi di Marina di Pescia, ha raggiunto il livello massimo d'altezza e anche il fosso del Tafone durante la giornata si è ingrossato spaventosamente. 

Paura anche a Montalto Marina, alla foce del Fiora, dove il forte vento di scirocco ha alzato il livello del mare che è entrato lungo il fiume che sfocia a valle. Allerta anche nel territorio di Tarquinia, dove i volontari della Protezione civile Aeopc e i vigili del fuoco del distaccamento hanno eseguito diversi interventi per rami e alberi caduti sulla carreggiata. I disagi si sono registrati sulla provinciale Litoranea e a Riva dei Tarquini, per grosse piante abbattute dal vento.

La mareggiata ha invaso gran parte degli stabilimenti provocando danni e allagamenti in diversi punti. Il fiume Mignone ha invece rotto gli argini al confine con Civitavecchia, inondando i campi agricoli adiacenti. Sul posto anche il sindaco Alessandro Giulivi, in continuo contatto con la sala operativa regionale per l'evolversi della situazione. Sono state sei le squadre dei vigili del fuoco al lavoro contemporaneamente.



Il maltempo di ieri non ha certo risparmiato l'entroterra, a cominciare dal capoluogo, dove ha piovuto dalla mattina. Tanti i problemi per la circolazione stradale, nel pomeriggio ad esempio a Bagnaia è stato interrotto il transito in strada Romana all'altezza del chilometro 3 per grossi rami caduti sulla carreggiata. Nel primo pomeriggio due alberi caduti hanno bloccato il traffico anche sulla provinciale Cimina. A Tuscania, problemi seri lungo la strada Tarquiniese con il fango che ha invaso la strada impedendo il transito tra i chilometri 14 e 15.

Il maltempo ha raggiunto anche la zona di Civita Castellana, dove i pompieri hanno effettuato circa una trentina di interventi. Anche al Comune, completamente allagato al primo piano, con intervento della protezione civile e dello stesso sindaco Franco Caprioli (foto sopra).
 
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