Percepivano un reddito senza dichiararlo al fisco, nei guai 300 badanti

Guardia di finanza
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Martedì 21 Giugno 2022, 06:30

Percepivano un reddito senza dichiararlo al fisco, nei guai 300 badanti. La Guardia di finanza, nell’ultimo biennio, ha focalizzato l’attenzione anche nel settore dei collaboratori domestici, individuando, a seguito di approfonditi controlli, 300 evasori totali e permettendo il recupero a tassazione di oltre 9 milioni di euro, segnalando i relativi responsabili alle competenti autorità amministrative. «I controlli - spiegano le fiamme gialle - sono stati effettuati nei confronti dei collaboratori domestici percettori di redditi superiori agli 8mila euro annui e senza familiari a carico in Italia, soglia al di sotto della quale si ha diritto ad agevolazione (omessa presentazione della dichiarazione fiscale). Al superamento di tale soglia, al contrario, scatta l’obbligo della dichiarazione, con i conseguenti adempimenti».

Le operazioni, eseguite dai militari del gruppo di Viterbo e dalle compagnie di Civita Castellana e di Tarquinia, sono state possibili anche grazie a un protocollo d’intesa a livello nazionale tra l’Inps e la guardia di finanza che, tramite l’esame affidato al nucleo speciale spesa pubblica e frodi comunitarie, componente specialistica del corpo, hanno permesso di individuare centinaia di posizioni suscettibili di sviluppo operativo. «Il successivo approfondimento investigativo - spiegano ancora i finanzieri - ha poi permesso di verificare l’assenza di dichiarazioni dei redditi in 300 collaboratori domestici e il profilo reddituale degli interessati è stato ricostruito attraverso la documentazione detenuta dall’Inps, grazie al fatto che, nella maggioranza dei casi, i datori di lavori avevano inserito tutti i dati previsti (periodi di assunzione, ore lavorate, tariffe orarie, contributi versati, date di versamento, trimestri di riferimento).

I baschi verdi, incrociando le informazioni nelle banche dati, hanno portate alla luce 11 lavoratori completamente sconosciuti al fisco e 7 che fruivano indebitamente di agevolazioni.

«L’economia sommersa, l’evasione e le frodi fiscali alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e i numerosi imprenditori onesti. L’operato della guardia di finanza - concludono le fiamme gialle - mira a garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno e a tutelare i molti che, anche nella stessa categoria, rispettano le regole e le normative in vigore subendo una sleale concorrenza».

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