Per qualità della vita Viterbo fa un salto indietro di cinque posizioni

Veduta panoramica di Viterbo
di Carlo Maria Ponzi
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Mercoledì 2 Dicembre 2020, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 10:34

Al primo posto Pordenone (lo scorso anno era seconda dopo Trento). In fondo alla classifica Foggia, che rispetto al 2019 scende di cinque caselle (da 102° a 107°). E Viterbo? Dal 79° posto conquistato nel 2019, indietreggia fino alla 84ma posizione, seguita – per quanto riguarda i capoluoghi laziali – da Latina (85°), e Frosinone (87°), mentre Latina (37) fa meglio di Roma (50).

“Italia Oggi” – il quotidiano econimico-giuridico-politico -  ha dato i voti alle province della Penisola nella tradizionale classifica dedicata alla qualità della vita, giunta alla 22 edizione, realizzata con l’Università La Sapienza di Roma e in collaborazione con Cattolica Assicurazioni. Per stilarla sono stati utilizzati i consueti macro-indicatori (sicurezza sociale; istruzione; formazione capitale umano; affari e lavoro, ambiente, reddito e ricchezza, tempo libero). Novità: tre indicatori sulla mortalità e sull’incidenza dei casi registrati di Covid-19 ogni 1.00 abitanti (15,06%; 80°).

Nelle varie voci Viterbo offre più ombre che luci. La sezione “Reati e sicurezza” – che di solito caratterizzava in positivo il viterbese – squaderna per esempio non poche criticità. E se in classifica generale vale il 45° posto (grazie alla diminuzione di scippi, borseggi e furti d’auto), si sprofonda con la violenza e i reati sessuali (81°), lesioni e percosse (85°), traffico stupefacenti (97°), mentre lo sfruttamento della prostituzione appare inesistente (1° posto).

Chiaroscuro anche nella sezione “Affari e lavoro” (83°), la cui voce “redditi e ricchezza” è collocata al 64° posto, con un miglioramento rispetto al 2019 (69°); un tasso di occupazione del 54,72%, un reddito medio pari a 15.309 euro, con il 27,37% di protesti. Sofferenze bancarie dei prestiti alle famiglie (75°); bene il tessuto produttivo (7°), male il numero di imprese cessare ogni 100 abitanti (80°); il 65° posto per la ricchezza patrimoniale pro-capite pari a 128.950 euro.

Il capitolo dell’ambiente vale il 72° posto.

E se è pessima la posizione (88°) per i consumi idrici, va decisamente meglio per la raccolta dei rifiuti urbani (5°), meno per la differenziata (65°) ferma al 54,25%. Se il buco nero fa rima con le piste ciclabili (99°) non ci si può consolare con il verde urbano (98°).

Per quanto riguarda la sezione “Sistema salute”, lo studio ha indagato sulla dotazione di servizi medico-ospedalieri e diagnostici che, tirate le somme, “risulta scarsa o insufficiente”. Nel novero rientra Viterbo che viene collocato al 101° posto della classifica.

Le specifiche voci (tutte in rapporto a 100mila abitanti): Sottodimensione posti letto in reparti specialistici, 107°; sottodimensione apparecchiature diagnostiche, 48°; posti-letto in ostetricia e ginecologia per 100mila abitanti, 106°; posti-letto in cardiologia, cardiochirurgia e unità coronariche, 106°; posti-letto terapia intensiva e terapia intensiva neonatale: 101°; posti-letto in reparti di oncologia: 98°; acceleratori lineari, 43°; gamma camere, 71°; apparecchiature per imaging a risonanza magnetica, 96; tomografi assiali computerizzati (Tac), 11°.

Ed ora alcune voci random che fotografano vari aspetti della vita sociale. Infortuni sul lavoro (16°); morti e feriti ogni 100 incidenti stradali (80°); disoccupati fascia d’età 15-24 anni (38,05; 80°); diplomati fascia d’età 25-64 anni (64,30%; 43°); laureati fascia d’età 25-39 anni (24,9%; 61°). Tempo libero e turismo (comprendente le sezioni agriturismo, alberghi, ristoranti, bar, teatri, cine, librerie etc. ): 37° posto.

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