Durante il confronto, ad Arena è stato fatto presente che non erano state ancora assegnate diverse deleghe, sembra sette su venti, tra cui verde pubblico, personale, pubblica illuminazione, igiene urbana. Perché nessuno ancora sa a chi vanno? Semplice, Arena vorrebbe tenerne alcune per sé. Nel frattempo quella al bilancio va e viene: era stata assegnata a Fondazione, ma l'assessore in pectore Paolo Barbieri non va d'accordo con il ragioniere capo Stefano Quintarelli. Quindi è passata alla Lega, nella persona del vice sindaco Enrico Maria Contardo, per poi avviarsi verso FdI e ritornare quindi in capo al Carroccio.
La polizia locale? Sempre in quota FdI, ma non si può fare un assessorato con una sola delega. Così a un certo punto della discussione è spuntata di nuovo la giunta a 7, proprio perché Arena vorrebbe avocare a sé alcune competenze. Di definito ci sono l'urbanistica al fratello Claudio Ubertini, i lavori pubblici al mister preferenze forzista Elpidio Micci, lo sviluppo economico a Barbieri, più la presidenza del consiglio al leghista Stefano Evangelista. Poi ci sarebbe il terzo assessore di FdI: non è ancora chiaro chi sia, visto che c'è il ballottaggio tra Giuseppe Talucci Paruzzi e Marco De Carolis, il secondo in quota Gianluca Grancini.
E resta la contesa sui servizi sociali tra Antonella Sberna (Fi) e Laura Allegrini (FdI). E la donna in quota Fondazione: papabile è Rachele Magro, ma fino alla fine non è detta l'ultima parola. Perché non si sa quali deleghe verranno affidate, quindi anche in base alle competenze il nome potrebbe essere un altro. E a complicare le cose, il fatto che al tavolo della trattativa è lo stesso sindaco a rappresentare Fi, cosa che gli alleati non vedono di buon occhio. In serata altro lungo incontro tra sindaco e partiti per arrivare al varo della squadra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA