Pellegrinaggio a Medjugorje, si allargano i contagi nella Tuscia

Il santuario
di Ugo Baldi
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Lunedì 15 Novembre 2021, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 15:28

La catena dei contagi dopo il pellegrinaggio a Medjugorje si è propagata a macchia di leopardo. Alla gita, organizzata da un privato del Viterbese, hanno partecipato numerose persone (una parte colpite dal virus tra cui un prete, altre no), provenienti sia da paesi dei monti Cimini (Vignanello, Vallerano, Soriano nel Cimino, Canepina, Carbognano), sia dalla bassa Tuscia (Civita Castellana, Corchiano e Fabrica di Roma). Insieme all’acqua benedetta, al rosario e qualche altro ricordino, quelli risultati contagiati hanno portato a casa, a parenti e amici involontariamente, anche il virus.

Otto bambini contagiati alla festa di compleanno, pellegrini tornano con il virus da Medjugorje

Il contagio secondo una ricostruzione, dovrebbe essere avvenuto in un albergo della Slovenia, dove fanno tappa quasi tutti i pullman che arrivano dall’Italia, che hanno quasi sempre un percorso già stabilito prima di arrivare al santuario. "Essendo tutte persone vaccinate - ha raccontato uno dei partecipanti - la carica batterica è risultata molto bassa per fortuna. Da quanto ne so, altri sono risultati asintomatici e questo potrebbe aver provocato qualche contagio a loro insaputa".

Tra le tante ipotesi che circolano c’è anche quella che alcuni pellegrini si sono sottoposti a tampone e una volta scoperta la verità si sono chiusi in casa spontaneamente.

Altri, invece, potrebbero non avere segnalato all’Asl la positività. A Civita Castellana tra i contagiati c’è una persona di settanta anni che ha qualche problema di respirazione.


Ieri, intanto, in provincia sono stati segnalati 35 nuovi casi di Covid (a fronte di 12 negativizzati): meno rispetto ai 47 del giorni prima, ma pur sempre numeri alti. Si tratta di persone residenti a Viterbo (10), Bassano in Teverina (7), Montefiascone e Vasanello (3), Tuscania e Vetralla (2), Caprarola, Carbognano, Celleno, Faleria, Nepi, Orte, Sutri, Vitorchiano (1). Di questi casi: 16 presentano un link epidemiologico con casi precedentemente accertati e già isolati, 19 sono collegati a persone che hanno dichiarato di essere sintomatiche al drive-in. Tutti stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio.

Per quanto riguarda i 7 casi di Bassano in Teverina, il sindaco Alessandro Romoli spiega che «si tratta di due nuclei familiari e un ragazzo che sono in qualche modo collegati alla situazione di Orte. Siamo attenti a non abbassare la guardia. C’è attenzione, ma non preoccupazione».
Al momento, delle persone positive, 7 sono ricoverate presso una struttura Covid extra Asl, 13 a Belcolle, 632 sono a casa.

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