Parco di Vulci, funerali e pranzi con i soldi pubblici: tre indagati per peculato e danno erariale

La Finanza in Comune a Montalto
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Mercoledì 13 Febbraio 2019, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Pranzi e cene, olio di oliva (rigorosamente extravergine) e alberghi. E per non farsi mancare nulla persino il caffè delle macchinette automatiche presente negli uffici, oltre che i funerali. Tutto - secondo l'accusa - caricato sulle spese "di rappresentanza" e pagato coi soldi della Fondazione Vulci e della Mastarna, società totalmente partecipate dal Comune di Montalto di Castro e che si occupano della gestione del parco di Vulci.

L'inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, ha portato al sequestro da parte dei finanziari della Compagnia di Tarquinia di oltre 182mila euro tra beni patrimoniali, conti correnti e polizze assicurative. L'ipotesi accusatoria parla di reati contro la pubblica amministrazione: tre persone sarebbero state iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di peculato e danno erariale.

 Le indagini, eseguite con le tradizionali tecniche investigative, ovvero mediante l’audizione di numerose persone informate sui fatti e l’esame di migliaia di documenti acquisiti al procedimento, hanno consentito di accertare che gli indagati a far data dall’anno 2012, si erano appropriati di somme di denaro dell’Ente utilizzandole per propri fini personali.

Per tali motivi i responsabili dell’ente locale e delle entità giuridiche partecipate dovranno ora rispondere del delitto di peculato - di cui all’art. 314 del codice penale, che prevede la reclusione da tre a dieci anni di carcere. È stata coinvolta anche la sezione giurisdizionale per il Lazio presso la Procura regionale della Corte dei Conti per l’accertamento del conseguente danno erariale.

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