Da palazzo dei Priori sono arrivati l'assessore Alessandra Troncarelli, il capogruppo Mario Quintarelli e i consiglieri Francesco Serra, Marco Volpi, Melissa Mongiardo e Massimo Cappetti, in veste di pianobar. Poi Alessandro Mazzoli, sindaci dei Cimini e della Teverina. Ma si vede anche l'ex assessore di Forza Italia, Sandro Zucchi. Alla voce chi non c'era? Tutta l'ala fioroniana, compresa quella dell'ultima ora. Presentazione dell'ex sindaco Maurizio Palozzi: «Enrico ha promesso che alla fine canterà una canzone di De Andrè», invece si esibirà su Io vagabondo dei Nomadi.
Poi la parola a Panunzi: «Grazie per essere qui», è stato l'esordio. Sul palco sono saliti tutti quello che lo hanno aiutato nella scalata, «a dimostrazione che siamo una squadra». Sulle elezioni? «Il risultato parla da solo, sono diventato l'unico superstite in questa provincia, purtroppo. Non è che ne sia contento ma il fatto è questo - ha proseguito Panunzi - in una situazione molto pesante. Sono ottimista che la Regione si insedi e si vada avanti anche se ora non abbiamo una maggioranza».
A proposito di Pd, venerdì ci sarà la direzione provinciale: sceso dal palco Panunzi non si sbottona troppo. «Sono pronto a dare il mio contributo, se vorranno accettarlo. Certo la situazione non può restare così». L'ala panunziana, forte del risultato elettorale, punta a riprendersi la segreteria? Secondo indiscrezioni potrebbe arrivare una richiesta di azzeramento. «Sulla segreteria il problema - conclude - non è non è chi vince o chi perde. Perché poi così succede che si perdono le elezioni».
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