Palii, nuove regole. Perniconi: «Le manifestazioni formino rete». Mengoni: «Innovazione sì, ma conservando identità»

Palii, nuove regole. Perniconi: «Le manifestazioni formino rete». Mengoni: «Innovazione sì, ma conservando identità»
di Simone Lupino
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Martedì 13 Dicembre 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 12:11

Dalla Toscana e dal Lazio: il mondo dei palii, delle giostre e delle quintane si è ritrovato a Bomarzo per parlare di “benessere e tutela dei cavalli nelle rievocazioni storiche”, questo il titolo del convegno organizzato nell’ambito della manifestazione Tuscia Deliziosa domenica scora a Palazzo Orsini, davanti a una sala gremita di pubblico. Un appuntamento voluto dall’amministrazione comunale in vista di un importante cambiamento: la trasformazione dell’ordinanza Martini – l’insieme di norme che dal 2009 regolano queste manifestazioni - in una legge.

Ad aprire il dibattito il sindaco di Bomarzo Marco Perniconi con una esortazione: “Dobbiamo cercare di unirci e dare una voce unica alle nostre manifestazioni nei rapporti istituzionali e nella costruzione normativa”. L’obiettivo è creare “una associazione che metta insieme, anche nelle varie diversità delle tradizioni, ogni entità che fa questo tipo di manifestazioni, chi nelle piazze, chi negli stadi, chi creando luoghi appositi per farle proseguire”.

“Noi – ha aggiunto Perniconi - come Comune di Bomarzo abbiamo ripreso la nostra tradizionale corsa quest’anno (il palio di Sant’Anselmo) in maniera straordinaria, ma abbiamo difficoltà dal punto di vista economico”. Dal dibattito è emerso il rischio che troppe regole si traformino in paletti insormontabili, sia dal punto di vista burocratico che in termini di costi, specie per i Comuni più piccoli che hanno meno risorse a disposizione. “Dall’esterno forse non veniamo capiti, ma siamo noi per primi a tutelare questi animali per far sì che tutto vada bene”, ha rimarcato Perniconi.

Presente al dibattito anche Mario Mengoni, sindaco di Ronciglione, il paese delle corse a vuoto: “Dobbiamo ragionare affinché il mio palio, così come quello degli altri, diventi elemento caratteristico di una comunità ma con l’innovazione dentro”.

Un giusto equilibrio. Innovazione sì, ma senza perdere l'identità, "altrimenti un territorio si trasforma solo in un dormitorio". Mengoni ha ricordato “il cambiamento radicale” fatto dalle corse a vuoto dopo il caso della cavalla Tiffany (2009). Da allora è iniziato “un percorso con l’obiettivo di diventare i primi della classe” in termini di sicurezza, “tanto che sono state inserite nella nostra corsa delle regole che non sono vincolati per l’ordinanza Martini”.

Presenti i rappresentanti della Asl di Viterbo Nicola Ferrarini (Sanità animale e Igiene degli allevamenti) e Alessandro Pastore (Anagrafi zootecniche). “E’ importante che si arrivi a norme che non siano interpretabili” ha detto Ferrarini. “Serve una legge armonica e uniforme, ma attenzione a non standardizzare troppo”, ha aggiunto Pastore.

Al dibattito hanno partecipato inoltre Tommaso di Paolo del ministero della Salute e colui che tecnicamente scriverà la norma, Claudio Alesi (Ministero dell’Agricoltura), Renato Biricolotti, già mossiere del palio di Siena, Giuseppe Incastrone (commissione veterinaria del Comune di Bomarzo), Anna Carone (Asl Toscana Sud), Francesco Petrazzi detto “scintilla” ex fantino del Palio di Siena, Guido Castellano (Associazione medici veterinari italiani), il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, il consigliere regionale toscano Gabriele Veneri.

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