Precipitato dal balcone a Viterbo, donati gli organi di Marco Paglialunga

Precipitato dal balcone a Viterbo, donati gli organi di Marco Paglialunga
2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Luglio 2018, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 12:06

Marco Paglialunga, l'uomo caduto dal balcone mercoledì notte a Tarquinia, è morto ieri. I familiari hanno deciso di donare gli organi. Intanto la Procura di Civitavecchia apre un fascicolo contro ignoti e senza ipotesi di reato.

A rendere nota la notizia del decesso del 37enne sono stati ieri mattina i medici del policlinico Gemelli di Roma: «Questa mattina (ieri, ndc) è deceduto Marco Paglialunga, ricoverato a Roma al centro di Rianimazione della fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli, a seguito delle gravissime ferite riportate nell'incidente occorsogli a Tarquinia».

Per l'uomo era già stata dichiarata la morte cerebrale fin dal ricovero mercoledì notte. Sono le 3,30 quando Marco decide di uscire sul balcone di casa sua, in via degli Argonauti, con un'amica. Si siede sul parapetto coperto da una soglia di marmo. All'improvviso la disgrazia. Marco perde l'equilibrio e cade all'indietro, trascinando con sé la ragazza che tenta inutilmente di trattenerlo con tutte le sue forze afferrandolo per le braccia. Dopo un volo di quattro metri, lo schianto al suolo. Marco batte con violenza il capo procurandosi un gravissimo trauma cranico che non gli dà scampo. Accanto d una pozza di sangue anche grossi frammenti della soglia di marmo staccatasi dal parapetto.

Nonostante le cure intensive prestate dai medici non c'è stato nulla da fare. «I familiari di Paglialunga, con gesto di grande generosità hanno fatto sapere i medici della struttura sanitaria della Capitale hanno dato il consenso alla donazione multiorgano. Una scelta d'amore che permetterà la cura di altre persone». La Procura ha deciso di non effettuare l'autopsia e restituito la salma alla famiglia.

Migliorano, invece, le condizioni dell'amica di Marco, che nell'incidente ha riportato la frattura di una clavicola. Ora bisognerà accertare se la lastra di marmo che copriva il parapetto si sia staccata prima della caduta del 37enne o se i due giovani l'abbiano trascinata con loro mentre precipitavano nel vuoto. La tragedia ha scosso il litorale dove Marco e la sua famiglia, proprietaria dell'Hotel Velcamare, è molto conosciuta e benvoluta.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA