Pagana, miracolo a Venezia: il coach viterbese porta la squadra in A2

Pagana, miracolo a Venezia: il coach viterbese porta la squadra in A2. "Lo studio prima dello sport".
di Marco Gobattoni
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Giovedì 27 Giugno 2019, 11:22
Qualcuno ha parlato di miracolo, ma lui stronca subito. “I miracoli non li fa nessuno, abbiamo messo in piedi un progetto a lungo termine e alla fine siamo stati premiati”. In Veneto, lontano dalla sua Viterbo che ama visceralmente, “potrei elencarti i nomi di tutte le vie” Luigi Pagana, nato a Montefiascone nel 1970, è diventato attore protagonista di una storia che potrebbe essere riprodotta facilmente dagli studios californiani. L’hanno chiamata per l’appunto la squadra dei miracoli: stiamo parlando della Fenice Venezia, società di Calcio a 5 che il tecnico viterbese Pagana ha portato in serie A2. Non è tanto la vittoria del campionato a fare notizia, ma le modalità con le quali è stato raggiunto l’obiettivo. La Fenice è una grande famiglia ed ha intrapreso un nuovo percorso affidandosi esclusivamente ai calciatori del proprio vivaio. Anno dopo anno, i veneti, hanno cresciuto con sapienza le proprie pianticelle fino all’apoteosi del maggio scorso. “Questa nostra promozione non è estemporanea, ma frutto di un percorso preciso e ponderato – racconta Pagana – abbiamo dimostrato che nello sport la programmazione conta ancora qualcosa”.
Ma ad affascinare è proprio la storia e le modalità con la quale Pagana ha costruito il miracolo Fenice: il mister mette la scuola al primo posto dettando le regole; il Calcio a 5 deve essere una cosa in più; il vero obiettivo deve essere quello di diplomarsi o ancora meglio laurearsi. “Quest’anno no ma negli anni scorsi mi è capitato anche di impartire qualche ripetizione ai miei ragazzi – rivela Pagana – in Italia il Calcio a 5 non può essere considerato un primo lavoro: non siamo professionisti e per questo la scuola e lo studio diventano basilari”.
Tutti tesserati locali, il più grande ha 24 anni, e tre laureati in squadra: la mattina c’è chi studia, il pomeriggio lavora e la sera si ritrova al palazzetto per gli allenamenti. I calciatori della Fenice provengono dalla Gazzera, quartiere popolare di Mestre o da Catene zona problematica di Marghera: Pagana, per loro, è molto più di un allenatore. “Nessuno fa miracoli e i calciatori che alleno provengono da famiglie con valori importanti. A volte la vita è imprevedibile: noi, attraverso lo sport, abbiamo il dovere di tenere i ragazzi impegnati su un obiettivo da raggiungere e condividere con i propri coetanei”. Una seconda vita dunque con Pagana, vincitore in passato del prestigioso premio futsal “Le ali della vittoria”, che ha vissuto sulla propria pelle cosa significa ripartire. Dato per spacciato e condannato alla dialisi a vita, viene salvato dalla moglie che, a due anni dal matrimonio, gli dona un rene salvandogli l’esistenza. “La vita è un dono incredibile: è un peccato sprecarla”. E’ la storia di Pagana e della sua Fenice dei miracoli.
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