Un dato che avrebbero fatto insospettire gli investigatori che hanno deciso di andare a fondo. Il plico è stato fatto brillare ieri a Ronciglione e a differenza di quello recapitato a Fabrica di Roma non ha fatto nessun danno.
Entrambi i pacchi trovati nella Tuscia, per cui stanno indagando le Procure di Viterbo e Roma, rientrano nella tipologia delle missive esplosive che hanno iniziato a circolare nella Capitale i primi di marzo. I magistrati hanno aperto un fascicolo per attentato a finalità terroristiche e lesioni personali.
Al momento sono 9 gli ordigni rintracciati, ma altri secondo gli inquirenti sarebbero ancora in giro. I carabinieri del Cos e del Nucleo investigativo stanno indagando a tutto campo. Il primo risale alla sera di domenica 1 marzo: la busta è esplosa al centro di smistamento di Fiumicino ed era destinata ad una ex dipendente dell'Università di Tor Vergata.
Poste italiane è stata allertata dai carabinieri di controllare accuratamente negli uffici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA