Alta velocità Orte, il progetto ancora non si vede. Rotelli (FdI): «Basta annunci, ora i fatti»

Alta velocità Orte, il progetto ancora non si vede. Rotelli (FdI): «Basta annunci, ora i fatti»
di Luca Telli
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Giovedì 18 Marzo 2021, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 16:03

«Alta velocità, finora solo proclami». A quasi un mese dall’annuncio dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti, nel corso dell’incontro voluto dalla Regione Lazio “Cantieri nel Lazio – investimenti per la ripresa”, del progetto della nuova fermata di Orte nessuna notizia.

«Eppure avevano assicurato che nel giro di pochi giorni tutto sarebbe stato messo nero su bianco. Si parlava di ultimi dettagli e di una presentazione ufficiale in conferenza stampa ma per ora nulla di fatto».  L’attacco, diretto soprattutto verso la Regione Lazio «che negli ultimi mesi ha più volte annunciato come imminenti l’apertura di cantieri dimenticandosi poi quanto aveva detto», viene dal deputato di Fratelli d’Italia, Mauro Rotelli dalla scrivania del quale, ieri, è partita un’interrogazione a risposta immediata in Commissione trasporti (in calendario già a gennaio ma poi posticipata per la sopraggiunta crisi di governo) per un maggiore chiarezza sullo stato dei lavori e la nascita dello scalo ortano. Nello specifico «sapere quale siano gli adeguamenti strutturali previsti e quando potrà essere operativa la nuova stazione»

«La risposta del Ministero dei Trasporti è stata molto vaga», spiega Rotelli.

Nel documento, si legge come ‘In relazione all’istituzione di una fermata commerciale Alta Velocità nella stazione di Orte, Trenitalia ha in fase di ultimazione le analisi di fattibilità tecnica ed economica e di elaborazione del progetto di cui alle dichiarazioni dell’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato italiane richiamati dagli onorevoli interrogati’.

La realizzazione dell’opera, che rientra nelle competenze di Ferrovie dello Stato prima che del MIT, resta centrale nel piano di rilancio della provincia e nel progetto della sua progressiva uscita dallo stato d’isolamento nella quale è condannata da una carenza della rete infrastrutturale a doppio livello: quello stradale e ferroviario.

La battaglia per l’Alta velocità, volano non solo per l’Alto Lazio ma anche per le aree limitrofe dell’Umbria, dura ormai da diversi anni lanciata dal Comune di Orte al quale tutte le realtà del mondo imprenditoriale, della poltica e dell’associazionismo si erano accodate. A aprile 2020 era arrivato un primo schiaffo con la scelta caduta su Frosinone, «Adesso ci aspettiamo che si passi ai fatti – conclude Rotelli - perché di parole ne abbiamo sentite fine troppe».

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