Orte, park lunga sosta: 9 sindaci contro Giuliani

Orte, park lunga sosta: 9 sindaci contro Giuliani
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Domenica 5 Gennaio 2020, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 11:41
Scontro al fulmicotone sul parcheggio del Molegnano. E stavolta ad alzare i toni non sono i pendolari, bensì i sindaci. In nove, tra Viterbese e Ternano visto che la stazione di Orte è punto di riferimento per un ampio territorio tra Lazio e Umbria, stigmatizzano l'atteggiamento di chiusura dell'omologo Angelo Giuliani rispetto alla richiesta di rivedere le tariffe. «Siamo sconcertati dall'assoluta indisponibilità manifestata nei fatti dal sindaco Giuliani di dar seguito alla nostra precedente nota che intendeva promuovere un incontro tra le parti al fine di affrontare la problematica dei rincari della sosta che i nostri pendolari devono sopportare», denunciano Laura Pernazza (Amelia), Leonardo Fazio (Attigliano), Alessandro Romoli (Bassano in Teverina), Danilo Piersanti (Gallese), Stefano Paoluzzi (Penna in Teverina), Fabio Menicacci (Soriano nel Cimino), Adelio Gregori (Vallerano), Antonio Porri (Vasanello) e Ruggero Grassotti (Vitorchiano). Insomma, la decisione presa dal Comune di Orte di aumentare da ottobre da 24 a 37 euro mensili il costo del parcheggio alla stazione è riuscita a inimicarsi amministrazioni di ogni colore politico e di ben due regioni. Ma Giuliani replica: «Respingo e rimando ai mittenti lo sconcerto per una mia presunta indisponibilità al confronto per affrontare il tema della tariffazione della sosta». E se ribadisce di non avere intenzione di «entrare nella polemica sulle tariffe», annuncia quella che, secondo lui, sarebbe una soluzione: «Il 13 dicembre ho presentato al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, alla Regione Lazio, alla Regione Umbria ed a Rfi un progetto di fattibilità dell'importo di 1.600.000,00 euro e l'erogazione del relativo finanziamento, per la riqualificazione e il miglioramento del funzionamento del parcheggio di Molegnano». Nel concreto, il progetto prevede il completamento della viabilità d'accesso al parcheggio, il miglioramento del sistema automatizzato di pagamento e la realizzazione di pensiline ombreggianti sostenenti impianti fotovoltaici. «Una volta realizzato, consentirà un notevole abbattimento delle tariffe per i numerosissimi lavoratori e studenti pendolari, mediante la vendita di energia elettrica al Gse e garantirà il suo efficientamento anche in prospettiva di una eventuale fermata ad Orte dell'Alta Velocità», assicura. Intanto, però, i pendolari continueranno a pagare cara la sosta, con tanto di disservizi annessi. Molti non sono riusciti a rinnovare il mensile di gennaio perché il sistema era in tilt e al numero verde nei giorni scorsi non rispondeva nessuno. Il gestore, sommerso di segnalazioni, non sanzionerà fino a quando il problema non verrà risolto.
 
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