Omicidio al centro di migranti di Orte, processo in Corte d'Assise per 20enne nigeriano

L'aula di Corte d'Assise
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Martedì 23 Febbraio 2021, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 14:25

Omicidio al Centro di accoglienza, al via il processo in Corte d’Assise. E’ iniziato ieri mattina il procedimento a carico di Imade Robinson. Il 20enne nigeriano è accusato di omicidio volontario.  La tragedia si sarebbe consumata domenica 14 giugno 2020 in un hotel di Orte adibito a centro migranti. A trovare la morte, per futili motivi, il connazionale Eugene Moses di 35 anni.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i due connazionali da tempo erano ai ferri corti. Continui battibecchi e ripicche avrebbero portato Robinson e Moses a venire alla mani. Prima spintoni poi i coltelli. «Io mi stavo difendendo - disse l’imputato al gip -, non volevo attaccare. Ho subito un’aggressione e l’ho spinto via. E l’ho colpito col coltello. Pensavo di averlo ferito a un braccio».

Il colpo, che per Robinson era stato difensivo e all’arto superiore sinistro, arrivò invece dritto sotto la clavicola della vittima, recidendo l’arteria e facendo perdere la vita in pochi minuti a Moses. Dopo l’accoltellamento l’imputato, probabilmente impaurito, scappò dal centro. Il 22enne avrebbe spiegato al giudice anche perché subito dopo la lite si diede alla fuga.

«Ho avuto paura che mi inseguisse, non avevo capito che era morto - disse il ragazzo -.

Quando me lo hanno detto sono tornato e mi sono costituito». Robinson si presentò spontaneamente dai carabinieri poche ore dopo la tragedia. Raccontando tutto davanti al pm Franco Pacifici. Avrebbe ribadito più volte di essere stato prima aggredito e di non aver avuto intenzione di uccidere. 

Le sue dichiarazione sono state soppesate sia dal Riesame che dal gip che ha convalidato l’arresto del giovane. Per entrambi si sarebbe trattato di un omicidio preterintenzionale. Al momento però l’accusa resta di omicidio volontario, al termine del dibattimento il pm Pacifici, se lo riterrà opportuno, potrà riqualificare il reato.
Il processo entrerà nel vivo il prossimo 6 maggio.

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