Orte - Civitavecchia, ultimo tratto: sul tracciato verde oggi la parola (ri)passa al Tar

Orte - Civitavecchia, ultimo tratto: sul tracciato verde oggi la parola (ri)passa al Tar
di Luca Telli
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 18:34

Trasversale Orte - Civitavecchia, stamani si riunisce il Tar. Ma non sarà l’ultimo capitolo nella storia dell’infrastruttura più tribolata della provincia, incompiuta a 50 anni dal progetto iniziale. La sentenza, che non dovrebbe arrivare oggi, potrebbe infatti allungare ulteriormente i tempi sia nel caso in cui il tribunale amministrativo bocci il ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste, sia che invece lo accolga.

In ogni caso, infatti, ci sarà la possibilità di appellarsi al Consiglio di Stato entro due mesi dalla pubblicazione della sentenza, il termine tecnico per la redazione della quale è fissato entro 45 giorni dall'udienza di merito.

Nel frattempo, si cercano di capire i reali poteri del commissario straordinario Ilaria Coppa, l’ingegnere e funzionario Anas nominato 4 mesi fa con la missione di portare in essere il progetto. Una nomina gradita per metà. Proprio Coppa, infatti, tra il 2010 e il 2015 aveva seguito l’iter di sviluppo del tracciato verde , 9 viadotti, 1 galleria e 2 svincoli, localizzato nella vallata del fiume Mignone per il quale è stata da tempo stanziata la cifra di 476 milioni, nato in alternativa al percorso viola giudicato troppo oneroso e motivo dello stallo.

La guerra legale sugli ultimi 18 km di strada compresi tra Monte Romano Est e lo svincolo per l’autostrada A12 era iniziata quasi quattro anni fa dopo che, il primo dicembre del 2017, il consiglio dei Ministri aveva dato il via libera al completamento dell’ultimo troncone senza tenere conto del parere negativo del Ministero dell’Ambiente (e del Comune di Tarquinia) arrivato il 20 gennaio dello stesso anno.

Abbastanza per sollevare le associazioni ambientaliste Wwf Italia, Lega Italiana Protezione Uccelli, Gruppo di Intervento giuridico, Italia Nostra, Forum Ambientalista che, unitamente ad alcuni privati cittadini, avevano impugnano tale delibera davanti al Tar Lazio ottenendo il congelamento dell’opera.

A gennaio del 2019 il tribunale amministrativo (ordinanza n. 908/2019) aveva poi deciso di rimettere gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiedendo che si pronunciasse circa la compatibilità della procedura di approvazione dell’opera con la normativa comunitaria.

La riposta dei giudici di Lussemburgo era arrivata il 15 luglio 2020 con un indirizzo verso «una soluzione alternativa che comporta minori inconvenienti per l’integrità della zona interessata, qualora possibile e in rispetto delle esigenze infrastrutturali dell’area», e un rimando al Tar per la decisione finale sull’aspetto della compatibilità. In attesa della sentenza intanto, la Corte dei Conti ha dato il via libera, pochi giorni fa, alle 29 opere considerate strategiche per il Paese. Tra di loro, anche la Orte – Civitavecchia.

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