«Tante donne e uomini della polizia di Stato incroceranno le braccia in segno di protesta in vista della manovra - spiega Domenico Pianese, segretario nazionale Coisp - che non ha tenuto conto delle esigenze delle forze dell'ordine: i fondi stanziati sono una mancetta». L'incontro con il premier Conte avvenuto la scorsa settimana a Roma, secondo Pianese ha risolto solo in parte i problemi del comparto sicurezza ma resta il nodo più grave, quello delle carenze di organico.
Dopo il lungo blocco del turnover, infatti, a Viterbo, così come quasi in tutta Italia, mancano centinaia di agenti a presidio del territorio. «Questo - spiega Pianese - non permette il controllo capillare delle città e inficia la possibilità di intervenire tempestivamente e di prevenire tanti fatti criminosi che, in molti casi, possono avere conseguenze di gravissima portata». Ma non è solo la carenza di organico quella che preoccupa il Coisp: secondo il sindacato, infatti anche le dotazioni messe a disposizione degli agenti sono insufficienti, così come le norme a loro tutela.
«Abbiamo più volte chiesto ai governi che si sono succeduti leggi che non consentano a chi aggredisce o minaccia le forze dell'ordine di restare impunito. Poi è indispensabile dotare gli agenti di un equipaggiamento adeguato, almeno con le pistole elettriche, i giubbotti sottocamicia antiproiettile e antilama e protezioni appropriate per i servizi di ordine pubblico».
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