Operatori socio-sanitari nella Asl di Viterbo, bandito il concorso per assumerne 50 a tempo indeterminato. Lo scarso numero di queste figure professionali è un tema che si trascina da anni nella sanità pubblica con annesse lamentele da parte degli infermieri, costretti spesso a sopperire a questa carenza. Ma complice il Covid, l’azienda sanitaria locale ha potuto assumerne diverse unità tanto che, al momento, il numero previsto in pianta organica – ovvero 180 – risulta raggiunto.
Inoltre, è già stato indetto un bando per l’individuazione di oss che nei prossimi mesi verranno assunti in pianta stabile. Le procedure sono ancora in atto: si stanno vagliando le numerose domande arrivate. Nei giorni scorsi, il tema era stato riportato all’attenzione dell’opinione pubblica da Roberto Talotta, presidente Fials: “Con l’accordo tra Regione Lazio e sindacati del 30 aprile 2021 – ha scritto - era stata definita la necessità da parte delle aziende sanitarie di rivalutare i fabbisogni del personale nel prossimo triennio tenendo conto anche del fisiologico turnover, dell’incremento dei servizi sanitari a gestione diretta e del potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale“.
Ad oggi, tregua pandemica permettendo, “nella Asl Viterbo per garantire un coefficiente minimo adeguato tra numero dei pazienti ospedalizzati e operatori socio sanitari, occorrerebbe avere un organico di circa 240 unità, mentre se ne contano solo circa 180”.
L’argomento è finito anche sui banchi della Pisana con Fabio Capolei, consigliere regionale del Lazio e vicepresidente della commissione Sanità che, insieme a Daniela Rompietti di Forza Italia, ha presentato un'interrogazione “per chiedere alla Giunta di porre rimedio alla grave carenza di personale riguardante l'ospedale Belcolle. È doverso provvedere all'assunzione nella struttura di nuovi infermieri e di operatori socio-sanitari, anche attraverso procedure concorsuali”. Per gli oss il bando è aperto e in fase di istruttoria delle domande di partecipazione.